Tragedia a Venezia: studentessa straniera si toglie la vita a causa di problemi burocratici

Il corpo della giovane recuperato a Cannaregio. Lascia un biglietto di addio con dedica alla nonna e menzione delle difficoltà con i documenti

Aurora Ricci

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01.10.2024 - 11:14

Tragedia a Venezia: studentessa straniera si toglie la vita a causa di problemi burocratici

Canale di Cannaregio

Nella notte di venerdì 27 settembre, il corpo senza vita di una studentessa straniera è stato recuperato nelle acque della laguna di Venezia, nei pressi di Cannaregio, vicino a Baia del Re a San Girolamo. La giovane, iscritta al primo anno dell'Università Ca' Foscari, aveva solo vent'anni e risiedeva in città da poche settimane. Prima di uscire per quella che sarebbe stata la sua ultima passeggiata, la ragazza ha lasciato un biglietto di addio nella stanza che condivideva con una collega. Nel messaggio, ora al vaglio degli investigatori, la giovane ha espresso le sue difficoltà documenti necessari per proseguire gli studi. Ha raccontato dei tentativi fatti e delle porte chiuse che ha incontrato lungo il cammino. Una dedica speciale era rivolta alla nonna, figura a cui era particolarmente legata. Le parole della studentessa riflettono un profondo senso di frustrazione e impotenza. Le difficoltà burocratiche, unite alla lontananza dalla famiglia e alla pressione di adattarsi a una nuova città e a un nuovo ambiente accademico, hanno creato un carico di stress insostenibile. La prospettiva di dover rientrare nel suo paese, a causa dei problemi con i permessi, potrebbe aver contribuito a farle perdere la speranza. La compagna di stanza della giovane è sotto choc, così come i suoi compagni di corso e i docenti dell'Università Ca' Foscari. La ragazza era appena arrivata a Venezia e non aveva ancora avuto modo di farsi conoscere. Le sue preoccupazioni non erano emerse, e nessuno aveva percepito la gravità dolore.

Prima di uscire per quella che sarebbe stata la sua ultima passeggiata, la ragazza ha lasciato un biglietto di addio nella stanza che condivideva con una collega. Nel messaggio, ora al vaglio degli investigatori, la giovane ha espresso le sue difficoltà documenti necessari per proseguire gli studi. Ha raccontato dei tentativi fatti e delle porte chiuse che ha incontrato lungo il cammino. Una dedica speciale era rivolta alla nonna, figura a cui era particolarmente legata.

Le parole della studentessa riflettono un profondo senso di frustrazione e impotenza. Le difficoltà burocratiche, unite alla lontananza dalla famiglia e alla pressione di adattarsi a una nuova città e a un nuovo ambiente accademico, hanno creato un carico di stress insostenibile. La prospettiva di dover rientrare nel suo paese, a causa dei problemi con i permessi, potrebbe aver contribuito a farle perdere la speranza.

La compagna di stanza della giovane è sotto choc, così come i suoi compagni di corso e i docenti dell'Università Ca' Foscari. La ragazza era appena arrivata a Venezia e non aveva ancora avuto modo di farsi conoscere. Le sue preoccupazioni non erano emerse, e nessuno aveva percepito la gravità dolore.