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Abusi sessuali

Ginecologo condannato per violenza sessuale: sei mesi di reclusione per Francesco Accolla

Francesco Accolla, ex dottore della USL 2, condannato per il quarto caso di violenza sessuale

Francesco Accolla, ex ginecologo della USL 2 di Montebelluna e Castelfranco Veneto, è stato condannato a sei mesi di reclusione per violenza sessuale. La sentenza è stata emessa nella giornata di ieri martedì 1 ottobre, al termine di un procedimento che si è svolto con rito abbreviato. Accolla, già condannato in passato per tre episodi simili, è attualmente detenuto nel carcere di Padova, dove sta scontando una pena complessiva di quasi quattro anni.

Francesco Accolla, un tempo considerato una colonna portante del servizio ginecologico della USL 2, ha visto la sua carriera professionale crollare sotto il peso di accuse gravissime. La quarta denuncia, che ha portato alla recente condanna, è stata presentata da una donna di 30 anni che ha raccontato di essere stata abusata durante diverse visite mediche tra il 2018 e il 2019. La querela è stata formalizzata solo nel 2021, dopo che la donna è stata incoraggiata a denunciare dai numerosi articoli di stampa che riportavano i precedenti casi di violenza sessuale imputati al medico.

Secondo la testimonianza della vittima, Accolla avrebbe tenuto comportamenti inadeguati e per nulla consoni alla sua professione, soprattutto in seguito a una gravidanza difficile che si era conclusa con un aborto. La donna ha descritto pratiche mediche poco ortodosse e frasi a doppio senso che il ginecologo le avrebbe rivolto. Di fronte a queste accuse, Accolla ha cercato di difendersi sostenendo che le manovre contestate erano necessarie per il suo stato di salute e per gli strascichi dell'interruzione di gravidanza. Tuttavia, il giudice non ha creduto alla sua versione dei fatti.

Il pubblico ministero Giovanni Valmassoi aveva chiesto una pena severa: quattro anni e mezzo di reclusione. Tuttavia, il giudice ha optato per una condanna più lieve, considerando il reato come un'ipotesi di violenza sessuale di lieve entità. La decisione ha suscitato diverse reazioni, con alcuni che ritengono la pena troppo indulgente, dato il passato del medico e la gravità delle accuse.

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