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Esplosione a Gallio: cinque indagati per la tragedia del medico Luigi Rossato

Indagini sulla fuga di gas durante i lavori per la fibra ottica: disastro e omicidio colposi contestati

Esplosione a Gallio: metanodotto in fiamme, disperso l'ex medico del paese

Foto di repertorio

Gallio, un tranquillo comune dell'Altopiano di Asiago, è stato recentemente teatro di un dramma che ha sconvolto la comunità locale. L'esplosione di una palazzina ha causato la morte di Luigi Rossato, un medico in pensione, e ha ferito gravemente uno dei suoi figli, Michele. L'incidente ha sollevato interrogativi urgenti e ha portato la Procura di Vicenza ad avviare un'indagine che coinvolge cinque persone, tutte iscritte nel registro degli indagati.

L'inchiesta si concentra su una fuga di gas che sembra essere stata provocata dai lavori di scavo per la posa della fibra ottica nei pressi dell'abitazione di Rossato. Durante questi lavori, una condotta del metano sarebbe stata danneggiata, causando la fuoriuscita di gas che ha portato alla devastante esplosione. La Procura ha contestato reati di disastro e omicidio colposi, oltre a lesioni colpose per il ferimento di Michele Rossato.

Le cinque persone indagate comprendono figure chiave delle aziende coinvolte nei lavori di scavo. Tra loro, il legale rappresentante, il direttore tecnico, il capo cantiere e un operaio di un'impresa di Catania, oltre al legale rappresentante di un'altra azienda responsabile della mappatura dei sottoservizi.

Oltre a focalizzarsi sulle aziende di scavo, la Procura sta esaminando anche il ruolo delle società di distribuzione del gas e dell'energia elettrica. Tuttavia, al momento, non sono stati emessi avvisi di garanzia nei loro confronti.

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