Scopri tutti gli eventi
Cronaca giudiziaria
10.10.2024 - 11:01
Castelfranco Veneto
A Castelfranco Veneto si è consumata una vicenda che ha dell'incredibile. Tutto ha avuto inizio con una questione apparentemente banale: il pagamento dell'affitto. L'inquilino, un uomo di origine nordafricana, aveva l'abitudine di consegnare il denaro in contanti, ma in condizioni tali da esasperare il proprietario, M.T., un 59enne del luogo. Le banconote, spesso piegate, stropicciate e a volte persino rotte, hanno alimentato una tensione crescente tra i due.
L'11 settembre scorso, la situazione è degenerata. M.T., esasperato dalla condizione in cui riceveva i pagamenti, ha perso il controllo. Armato di cesoia, piccone e coltello, ha fatto irruzione nell'appartamento dell'inquilino, situato al piano superiore della sua abitazione. Dopo aver tagliato il lucchetto della porta d'ingresso e abbattuto l'uscio con il piccone, M.T. ha sfondato la porta della camera da letto, dove l'inquilino si era rifugiato. Vestito con una vestaglia leopardata, ha minacciato l'inquilino con il coltello, intimandogli di essere più ordinato nei pagamenti.
Spaventato, l'inquilino è riuscito a chiamare i carabinieri, che sono intervenuti rapidamente sul posto. M.T. è stato arrestato con l'accusa di minaccia aggravata e violazione di domicilio. Il giorno successivo, il 12 settembre, è comparso davanti al giudice Iuri De Biasi per la convalida dell'arresto. In aula, la sua apparizione con la stessa vestaglia leopardata ha suscitato un certo stupore, ma non ha attenuato la gravità delle accuse.
Il giudice ha imposto a M.T. il divieto di dimora nella sua abitazione, per evitare ulteriori contatti con l'inquilino. Tuttavia, il 59enne ha rispettato il divieto solo per pochi giorni. Ai primi di ottobre, si è presentato nuovamente alla porta dell'inquilino, ma questa volta in modo ancora più bizzarro: completamente nudo. Con tono calmo, ha richiesto il pagamento dell'affitto, suscitando nuovamente l'intervento delle forze dell'ordine.
Il 9 ottobre, M.T. è comparso nuovamente davanti al giudice, chiedendo di essere giudicato con il rito abbreviato. La difesa, rappresentata dall'avvocato Giacomo Michieli, ha richiesto che il rito fosse condizionato all'esecuzione di una perizia psichiatrica. La valutazione, affidata al dottor Alberto Kirn, esperto in psichiatria forense, mira a determinare se M.T. fosse in grado di intendere e di volere al momento dei fatti.
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516