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Operazioni di Polizia
11.10.2024 - 08:15
Nella notte di giovedì 10 ottobre, le strade di Padova sono state teatro di un drammatico inseguimento che ha coinvolto le forze dell'ordine e due cittadini tunisini. L'episodio ha avuto inizio in via San Crispino, nella zona Stanga, dove la polizia è intervenuta a seguito di una segnalazione di furto. Un residente aveva notato due uomini fuggire a piedi dopo aver infranto la vetrina di un negozio, innescando così l'intervento delle pattuglie della squadra volante.
Le ricerche della polizia si sono subito concentrate sui sospetti, uno dei quali è riuscito a dileguarsi scavalcando un cancello. Nel frattempo, una seconda volante ha intercettato un'auto sospetta, un'Opel Astra con due persone a bordo, nelle vicinanze. Nonostante l'ordine di fermarsi, il conducente ha tentato di eludere il controllo, accelerando e compiendo manovre pericolose, tra cui l'attraversamento di una rotatoria in senso contrario. È stato l'inizio di un inseguimento che ha coinvolto una terza pattuglia e si è protratto fino a via Boccaccio. Qui, in prossimità dell'intersezione con via Gattamelata, il conducente ha effettuato una manovra azzardata che ha portato allo scontro con la volante che lo seguiva a stretta distanza. L'impatto ha fatto sì che l'auto dei fuggitivi urtasse un palo della luce e un muro di recinzione, arrestando definitivamente la propria corsa. Fortunatamente, i due poliziotti a bordo della volante sono rimasti illesi, nonostante l'auto di servizio sia stata distrutta.
I due occupanti dell'Opel Astra, cittadini tunisini di 27 e 43 anni, sono stati fermati. Entrambi risultano essere senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale. Gli accertamenti hanno rivelato che il conducente era privo di patente e sotto l'influenza di alcol. Il veicolo, invece, apparteneva a un cittadino straniero non coinvolto nell'incidente. La polizia locale ha proceduto con i rilievi e le sanzioni per le violazioni al codice della strada, nonché con il fermo amministrativo dell'auto.
Dopo ulteriori indagini, si è scoperto che il danneggiamento della vetrina era stato causato accidentalmente da due ragazzi usciti da un locale, estranei ai fuggitivi. I due tunisini sono stati denunciati: il 27enne per resistenza a pubblico ufficiale e il 43enne per false generalità e immigrazione clandestina, in quanto già destinatario di un ordine di espulsione. Entrambi sono stati trasferiti presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Catania, in attesa del definitivo allontanamento dal territorio italiano, su disposizione del questore di Padova, Marco Odorisio.
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