La Corte d’Appello di Venezia ha esaminato nuovamente il caso di Marta Novello, la studentessa di 26 anni aggredita a Mogliano nel marzo del 2021. Il giovane, ora maggiorenne, che la accoltellò mentre faceva jogging, è stato giudicato capace di intendere e volere al momento dell’attacco. Questa valutazione è stata fornita dal perito psichiatra Alessandro Pesavento, che ha eseguito una perizia psichiatrica sul minorenne, attualmente in Inghilterra con la madre.
Pesavento ha escluso la presenza di un parziale vizio di mente, affermando che, sebbene il ragazzo mostrasse un grado di maturità inferiore rispetto alla sua età, non aveva mai manifestato segnali di disagio o pericolosità. Le sue conclusioni sono state elaborate sulla base di audizioni di allenatori, compagni di classe e amici, utilizzate nei precedenti gradi di giudizio.
Il caso, giunto nuovamente in appello dopo l’annullamento della condanna per tentato omicidio da parte della Cassazione, aveva già visto una riduzione della pena da parte di un'altra sezione della Corte veneziana. L’aggressione, avvenuta lungo via Marignana, resta avvolta nel mistero. Il giovane ha giustificato il suo gesto come un tentativo di rapina, ma è stato stabilito che non conosceva la vittima e l'attacco era del tutto casuale.
Fortunatamente, l’intervento di due operai locali ha impedito il peggio, permettendo di bloccare l’aggressore e allertare i soccorsi. Due anni fa, il minorenne era tornato in libertà a causa di un errore di notifica riguardo a un provvedimento di affido emesso dal tribunale. Il processo riprenderà il 14 novembre, con l'audizione del consulente della difesa e un possibile confronto con il perito nominato dalla Corte.