Scopri tutti gli eventi
Lotta al razzismo
12.10.2024 - 13:12
Immagine di repertorio
A volte, purtroppo, il calcio diventa il palcoscenico di episodi che nulla hanno a che vedere con lo sport. È il caso di quanto accaduto a Monselice, in provincia di Padova, durante una partita del campionato di Promozione tra Monselice e Torre, il 29 settembre scorso. Due tifosi, rispettivamente di 79 e 65 anni, si sono resi protagonisti di un triste spettacolo di insulti razzisti nei confronti di un guardalinee 30 enne di origine ivoriana, residente a Treviso.
Durante la partita, il clima sugli spalti si è fatto incandescente. Non per il gioco in sé, ma per le invettive lanciate dai due tifosi contro l'assistente di gara. Parole che non solo hanno superato il limite del buon senso, ma che hanno anche valicato il confine della legalità. Gli insulti razzisti, infatti, non sono stati solo un'offesa personale, ma un attacco alla dignità umana. E in un mondo che si batte per l'inclusione e l'uguaglianza, episodi del genere non possono e non devono passare inosservati.
La reazione delle autorità non si è fatta attendere. L'11 ottobre, gli agenti della Digos hanno notificato ai due tifosi un provvedimento di Daspo della durata di cinque anni. Un segnale forte e chiaro: il razzismo non ha posto negli stadi, né in nessun altro luogo. Il questore Marco Odorisio ha disposto il provvedimento, che impedirà ai due di accedere a qualsiasi manifestazione sportiva sul territorio nazionale.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516