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16.10.2024 - 08:45
A Montebelluna, in provincia di Treviso, due giovani di 24 e 25 anni sono stati accusati di estorsione nei confronti di uomini sposati e professionisti di spicco, minacciando di rivelare le loro tendenze omosessuali segrete. Questo caso, che ha coinvolto decine di vittime, è emerso grazie al coraggio di un uomo di 48 anni, residente a Montebelluna, che ha deciso di denunciare i suoi aguzzini.
La vicenda ha avuto inizio nel maggio del 2021, quando il 48enne, frequentatore di un sito di annunci gay, è stato attirato da un messaggio intrigante: "Coppia di ragazzi disinibiti cerca incontro". Dopo aver contattato il numero indicato, l'uomo ha accettato di incontrare i due giovani a Montebelluna, ignaro della trappola che lo attendeva. Dopo un incontro iniziale e il pagamento di 200 euro, i ragazzi hanno rivelato le loro vere intenzioni, minacciando di denunciarlo per molestie e di rivelare la sua omosessualità se non avesse pagato ulteriori somme di denaro.
Nonostante l'intimidazione, il 48enne ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri, avviando un'indagine che ha portato al rinvio a giudizio dei due giovani. Le indagini, durate oltre tre anni e coordinate dal pubblico ministero Valeria Peruzzo, hanno rivelato un sistema ben organizzato di estorsioni che ha coinvolto numerose vittime, molte delle quali hanno scelto di non denunciare per vergogna. Il modus operandi dei due giovani era tanto semplice quanto efficace: sfruttare il timore delle vittime di essere esposte pubblicamente.
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