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Bancarotta fraudolenta
18.10.2024 - 12:26
Foto di repertorio
Un uomo di 66 anni di Porto Viro è stato arrestato nei giorni scorsi per scontare una condanna a cinque anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. Un reato commesso ben 16 anni fa, che ha visto la sua conclusione solo ora, con l'arresto eseguito dai Carabinieri dell'aliquota operativa della Compagnia di Adria. La vicenda, che ha avuto inizio nel settembre del 2008, si è conclusa con un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Venezia.
La Corte d'Appello di Venezia ha emesso la sentenza definitiva che ha parzialmente riformato una precedente decisione del Tribunale di Rovigo del 2016. L'uomo, oltre a dover scontare cinque anni di reclusione, è stato colpito da pene accessorie significative: l'interdizione legale durante la pena, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'inabilitazione all'esercizio d'impresa commerciale. Queste misure riflettono la gravità del reato di bancarotta fraudolenta in concorso, un crimine che mina la fiducia nel sistema economico e danneggia profondamente il tessuto sociale.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovigo, hanno richiesto un impegno considerevole da parte delle forze dell'ordine. Dopo aver ricevuto il provvedimento da eseguire, i Carabinieri si sono attivati per rintracciare il condannato, che è stato infine trovato ad Adria. L'arresto è stato il culmine di un'indagine complessa, che ha visto gli investigatori impegnati a ricostruire eventi accaduti oltre un decennio fa. La traduzione nella casa circondariale di Rovigo segna la fine di un capitolo giudiziario lungo e travagliato.
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