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Militari a Venezia per la sicurezza di Mestre e Marghera

Schierate nuove forze per contrastare reati in aumento: dalle rapine allo spaccio, fino all’omicidio di Giacomo Gobbato

militari

Immagine di repertorio

Per fronteggiare l’escalation di crimini nelle aree urbane di Mestre e Marghera, il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ha approvato l’intervento di oltre cento militari, destinati al pattugliamento di punti strategici. La decisione, emersa in una riunione speciale convocata dal prefetto di Venezia Darco Pellos, è stata promossa anche dal sindaco Luigi Brugnaro, che aveva richiesto un supporto per le forze dell’ordine locali.

L’intervento punta a rafforzare il controllo in zone critiche, dove si è assistito a un aumento di crimini come spaccio, furti, rapine e risse, oltre al grave omicidio di Giacomo Gobbato, avvenuto un mese fa e che ha acceso i riflettori sul problema della sicurezza nella zona. Le nuove forze saranno posizionate in aree fisse, in un’operazione che si affianca a quella della polizia locale, con l’obiettivo di garantire una presenza capillare e rispondere in modo efficace alle emergenze.

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