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Cronaca
27.10.2024 - 13:41
Nel corso della serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Albignasego, con il supporto del Nucleo Cinofili di Torreglia, hanno condotto un'operazione mirata al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nei parchi e nelle piazze del comune di Maserà di Padova. Durante tale operazione, è stato denunciato in stato di libertà un giovane ventunenne del luogo, sospettato, secondo l'ipotesi accusatoria, di detenzione di droga a fini di spaccio, poiché sorpreso nel gesto di cedere a un altro individuo una dose di 0,75 grammi di hashish. Inoltre, nell'ambito dello stesso servizio, tre giovani, di età compresa tra i 24 e i 39 anni, sono stati segnalati al Prefetto di Padova come assuntori, in quanto trovati in possesso di 1,7, 1,95 e 2,6 grammi di hashish rispettivamente. La sostanza stupefacente rinvenuta è stata sequestrata. È opportuno precisare che il procedimento si trova attualmente nella fase di indagini preliminari e l'indagato è da considerarsi non colpevole fino a un'eventuale sentenza di condanna definitiva.
In un altro contesto, i Carabinieri della Stazione di Bastia di Rovolon hanno arrestato un diciannovenne colto in flagranza di reato, accusato di aver violato i provvedimenti di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Il giovane, già allontanato dalla casa familiare a causa di precedenti episodi di maltrattamenti in famiglia, era sottoposto alla misura cautelare che gli impediva di avvicinarsi all’abitazione del padre e ai luoghi da lui frequentati. L’episodio è avvenuto nella mattinata di ieri, quando è giunta alla linea 112 una richiesta di intervento da parte di un uomo che segnalava la presenza del figlio presso la propria abitazione. I militari, intervenuti prontamente, hanno constatato la violazione della misura imposta e, sulla base di tali riscontri, hanno proceduto all’arresto del presunto colpevole, informando il Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Padova, che ha disposto il trasferimento del giovane presso la Casa Circondariale di Padova. Anche in questo caso, è necessario sottolineare che il procedimento è nella fase di indagini preliminari e l’indagato è da considerarsi non colpevole fino a un’eventuale condanna definitiva.
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