Vicenza, evasione fiscale nei concorsi pubblici: scoperta frode da oltre 50 mila euro

L'associazione responsabile dei reclutamenti mascherava le entrate come attività associativa, beneficiando di vantaggi fiscali

Stefano Gabbiano

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28.10.2024 - 13:47

Vicenza, evasione fiscale nei concorsi pubblici: scoperta frode da oltre 50 mila euro

Un’indagine della Guardia di Finanza del comando provinciale di Varese ha rivelato un caso di evasione fiscale legato a concorsi pubblici, con un ammontare che supera i 50 mila euro. Al centro dell’inchiesta c’è un’associazione con sede a Gallarate, impegnata nel reclutamento di personale per diversi enti locali, inclusi concorsi indetti a Vicenza per l'assunzione di 15 figure professionali. Nel complesso, i candidati a questi concorsi hanno versato una tassa di iscrizione di 10,33 euro, contribuendo a un totale di 625 mila euro destinati all’associazione. Tuttavia, questa somma è stata erroneamente dichiarata come entrata di natura associativa, evitando così una corretta tassazione commerciale. Le indagini sono state avviate a seguito di una delibera dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che ha riconosciuto la natura commerciale dell'attività svolta dall'associazione. L'ANAC ha infatti qualificato l’operato come un appalto di servizi, eseguito senza alcuna procedura di gara o evidenza pubblica, il che ha portato a una contestazione formale. Ogni candidato ha versato la tassa di concorso direttamente all'associazione, che, a sua volta, ha stipulato accordi con i Comuni per le assunzioni. Le condizioni prevedevano che per ogni dipendente assunto a tempo indeterminato, il Comune versasse una cifra pari al 100% del lordo della busta paga mensile, mentre per le assunzioni a tempo determinato si calcolava il 75%. La conclusione dell’attività fiscale ha portato a sanzioni amministrative e all’accertamento di un’imposta sul reddito delle società (Ires) evasa di oltre 50 mila euro.

Un’indagine della Guardia di Finanza del comando provinciale di Varese ha rivelato un caso di evasione fiscale legato a concorsi pubblici, con un ammontare che supera i 50 mila euro. Al centro dell’inchiesta c’è un’associazione con sede a Gallarate, impegnata nel reclutamento di personale per diversi enti locali, inclusi concorsi indetti a Vicenza per l'assunzione di 15 figure professionali.

Nel complesso, i candidati a questi concorsi hanno versato una tassa di iscrizione di 10,33 euro, contribuendo a un totale di 625 mila euro destinati all’associazione. Tuttavia, questa somma è stata erroneamente dichiarata come entrata di natura associativa, evitando così una corretta tassazione commerciale.

Le indagini sono state avviate a seguito di una delibera dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), che ha riconosciuto la natura commerciale dell'attività svolta dall'associazione. L'ANAC ha infatti qualificato l’operato come un appalto di servizi, eseguito senza alcuna procedura di gara o evidenza pubblica, il che ha portato a una contestazione formale.

Ogni candidato ha versato la tassa di concorso direttamente all'associazione, che, a sua volta, ha stipulato accordi con i Comuni per le assunzioni. Le condizioni prevedevano che per ogni dipendente assunto a tempo indeterminato, il Comune versasse una cifra pari al 100% del lordo della busta paga mensile, mentre per le assunzioni a tempo determinato si calcolava il 75%.

La conclusione dell’attività fiscale ha portato a sanzioni amministrative e all’accertamento di un’imposta sul reddito delle società (Ires) evasa di oltre 50 mila euro.