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Funghi velenosi

Tre interventi provvidenziali dei micologi dell'ULSS 3 Serenissima nell'ultimo anno

Una donna, un bambino e un’intera famiglia salvati in extremis in tre distinti episodi di avvelenamento

raccolta funghi

Immagine di repertorio

Tre avvelenamenti evitati, oltre una tonnellata di funghi ispezionati e decine di certificati rilasciati. È questo il bilancio del lavoro compiuto dai micologi dell’Ispettorato dell’ULSS 3 Serenissima nell’ultimo anno.

I tre casi di avvelenamento hanno colpito una signora vittima dell'omphalotus olearius, un bambino di appena un anno e mezzo che aveva accidentalmente ingerito un inosperma adaequatum e un'intera famiglia intossicata da esemplari di tricholoma pardinum. Tutte le vittime sono state curate alla comparsa dei primi sintomi ed è proprio per questa ragione che, complice la prontezza degli specialisti degli ospedali di Venezia e Mirano, è stato possibile intervenire con successo in tutti i casi.

Non solo emergenze, però. Nel corso dell'anno, l'Ispettorato micologico ha esaminato 1.260 chili di funghi nei mercati ortofrutticoli veneziani, verificando la loro sicurezza per la vendita e multando un commerciante per l’uso di un nome scientifico errato. A completare il servizio di vigilanza, sono stati rilasciati certificati di idoneità per la vendita di funghi a nove rivenditori e trenta autorizzazioni ai cittadini che avevano raccolto correttamente i loro funghi.

Questo lavoro di prevenzione e controllo risulta fondamentale per evitare incidenti spesso sottovalutati, promuovendo la sicurezza e la consapevolezza sul consumo di funghi selvatici.

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