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Addio a Mario De Bon: il sindaco che ha lasciato un'impronta indelebile a Sospirolo

Il ricordo di Mario De Bon, sindaco di Sospirolo e consigliere provinciale, tra passione, giustizia e impegno per il territorio

Addio a Mario De Bon: il sindaco che ha lasciato un'impronta indelebile a Sospirolo

La comunità di Sospirolo e l'intera provincia di Belluno si stringono nel dolore per la scomparsa di Mario De Bon, sindaco e già consigliere provinciale, avvenuta nella nottata di ieri lunedì 4 novembre . Un uomo che ha incarnato il ruolo di amministratore con una dedizione rara, animato da un profondo senso di giustizia e da un amore smisurato per il suo territorio. La sua figura è stata ricordata con affetto e rispetto dal presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin, che ha voluto esprimere il suo cordoglio attraverso una nota toccante.

Mario De Bon non era solo un sindaco, ma un simbolo di integrità e passione. Un sindaco con la 'S' maiuscola, così lo ha definito Padrin, sottolineando la sua capacità di arrabbiarsi di fronte alle ingiustizie e alle inefficienze della macchina amministrativa. De Bon era un uomo che non si tirava indietro di fronte alle difficoltà, ma che affrontava ogni sfida con determinazione e coraggio. La sua era una leadership che sapeva unire, capace di fare squadra e di ispirare chiunque avesse la fortuna di lavorare al suo fianco.

Durante il suo mandato, Mario De Bon ha dimostrato una dedizione incrollabile verso il bene del territorio. Quando gli fu affidata la delega ai fondi di confine, si impegnò con convinzione per garantire alla montagna gli strumenti concreti di cui aveva bisogno. La sua era una visione chiara e pragmatica, che non si fermava di fronte agli ostacoli imposti dalla legge Delrio, che aveva depotenziato gli enti locali. La sua rabbia di fronte a questa impotenza era palpabile, ma non lo ha mai fermato dal cercare soluzioni e dal lottare per il suo territorio.

La notizia della sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo. Padrin ha ricordato con tristezza il momento in cui De Bon, già provato dalla malattia, fu costretto a rinunciare al suo incarico in provincia. Eppure, anche in quei momenti difficili, non aveva perso la sua grinta. La sua partecipazione all'assemblea dei sindaci, a fine estate, con il volto segnato dalla malattia, è stata un'ulteriore dimostrazione della sua forza d'animo e della sua volontà di non arrendersi mai.

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