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Cronaca
06.11.2024 - 11:07
Foto di repertorio
È stato emesso nei giorni scorsi un divieto di dimora nella regione Veneto per un 30enne cittadino nigeriano, residente a Treviso e già noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti legami con il traffico di sostanze stupefacenti. La misura cautelare, firmata dal Gip del Tribunale di Treviso, arriva a seguito di un'indagine condotta dai Carabinieri di Treviso che ha permesso di raccogliere prove schiaccianti sull’attività di spaccio portata avanti dall'uomo tra il 2022 e il 2023, in particolare nelle aree di San Liberale e nel parco delle Stiore, luoghi già più volte segnalati per il loro alto tasso di attività criminale.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il pusher avrebbe ceduto oltre 800 dosi di stupefacenti, principalmente cocaina, per un totale stimato di circa 40mila euro. La sua attività criminale è stata monitorata con l'ausilio di investigatori specializzati che hanno documentato il suo operato in maniera costante, consentendo così di delineare con precisione l’entità del suo traffico illecito. Alcuni dei consumatori delle sostanze stupefacenti cedevano erano minorenni, a testimonianza della preoccupante diffusione di questo fenomeno nelle zone frequentate da famiglie e giovani.
Le zone maggiormente coinvolte dallo spaccio, San Liberale e il parco delle Stiore, sono luoghi simbolo di questa attività illecita. Entrambi i siti sono stati oggetto di numerose segnalazioni, che hanno attirato l’attenzione degli organi di stampa e delle forze dell'ordine. L'operazione di polizia ha consentito di monitorare il pusher nelle sue frequenti attività di distribuzione di droga, confermando la pericolosità di questa rete di spaccio radicata nel territorio.
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