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Cronaca
08.11.2024 - 10:53
Nella cittadina di Montebelluna, in provincia di Treviso emerge una storia di coraggio e prontezza. Un ragazzino di soli 12 anni è riuscito a smascherare un predatore sessuale, mettendo in luce i rischi nascosti dietro i social media e l'importanza di un dialogo aperto tra genitori e figli.
Tutto ha avuto inizio quando il giovane, navigando su Instagram, è stato contattato da un profilo che si presentava come una ragazza. Le immagini e i video espliciti inviati dal falso account hanno inizialmente suscitato la curiosità del dodicenne. Tuttavia, il suo istinto e una maturità sorprendente per la sua età lo hanno portato a sospettare che qualcosa non fosse come sembrava.
La decisione del ragazzo di confidarsi con i genitori si è rivelata fondamentale. I genitori, comprendendo immediatamente la gravità della situazione, hanno contattato le autorità, avviando un'indagine che ha portato alla denuncia dell'uomo di 33 anni, di origini italo-brasiliane.
Grazie alla tempestività della denuncia, gli investigatori sono riusciti a risalire rapidamente all'identità del sospetto. L'analisi del cellulare dell'uomo ha fornito un quadro accusatorio chiaro, con prove di materiale pornografico che hanno rafforzato le accuse di adescamento di minore.
Il 33enne, comparso davanti al giudice monocratico Alberto Fraccalvieri, dovrà ora affrontare un processo che potrebbe portarlo a una condanna fino a tre anni di reclusione.
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