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Crisi allevamenti
18.11.2024 - 18:25
Immagine di repertorio
L'influenza aviaria continua a mietere allevamenti nella provincia di Treviso, dove, da inizio novembre, sono stati registrati quattro focolai. La situazione ha coinvolto un allevamento multispecie di Valdobbiadene con oltre mille polli, nonché tre piccole strutture familiari nei comuni di Quinto di Treviso, Villorba e Breda di Piave. Il servizio veterinario dell’Ulss 2 Marca Trevigiana ha disposto l’abbattimento immediato di tutti gli animali nelle aree colpite, per evitare ulteriori contagi.
Per garantire il controllo del virus, sono state create zone di protezione con un raggio di tre chilometri e zone di sorveglianza estese a dieci chilometri intorno a ciascun focolaio. Le autorità sanitarie monitorano con attenzione l’evolversi della situazione, poiché l’autunno rappresenta la stagione di maggiore rischio per la diffusione dell’influenza aviaria.
Questa malattia virale colpisce principalmente gli uccelli selvatici, come gabbiani, gru e anatidi, che sono il principale veicolo di trasmissione. Sebbene il rischio di contagio per l'uomo sia estremamente basso, gli effetti sull’industria avicola sono devastanti, con ingenti perdite economiche per gli allevatori.
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