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Conferma della sentenza

Omicidio Giulia Rigon: confermata la condanna a 21 anni per Henrique Cappellari

Il compagno della giovane uccisa nel dicembre 2021 dovrà scontare la pena per omicidio volontario. La tragica morte avvenne in un camper condiviso dai due a Bassano del Grappa

Adamo Chiesa

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20.11.2024 - 17:15

Giulia Rigon

Henrique Cappellari, l'uomo che ha ucciso la compagna Giulia Rigon, è stato condannato in via definitiva a 21 anni di carcere. La Corte d'Appello ha confermato la pena inflitta in primo grado per omicidio volontario, riconoscendo la responsabilità del 31enne nella morte della giovane. La tragedia si è consumata il 19 dicembre 2021, quando Giulia Rigon, 31 anni e originaria dell'Altopiano di Asiago, è stata trovata senza vita all'interno di un camper fatiscente, che i due condividevano come abitazione, parcheggiato in via Capitelvecchio, a Bassano del Grappa. Fu lo stesso Cappellari a lanciare l'allarme, ma le indagini rivelarono ben presto gravi incongruenze nelle sue dichiarazioni. Inizialmente, aveva sostenuto che Giulia fosse caduta accidentalmente durante una discussione, ma gli inquirenti scoprirono segni di violenza sul corpo della vittima, tra cui una profonda ferita alla testa e altre lesioni che lasciavano intendere l'uso di un corpo contundente. Le analisi successive hanno confermato che la giovane è stata uccisa con un colpo così violento da spezzarle lo sterno e causarle un arresto cardiaco, provocando il decesso per fibrillazione.

La tragedia si è consumata il 19 dicembre 2021, quando Giulia Rigon, 31 anni e originaria dell'Altopiano di Asiago, è stata trovata senza vita all'interno di un camper fatiscente, che i due condividevano come abitazione, parcheggiato in via Capitelvecchio, a Bassano del Grappa. Fu lo stesso Cappellari a lanciare l'allarme, ma le indagini rivelarono ben presto gravi incongruenze nelle sue dichiarazioni. Inizialmente, aveva sostenuto che Giulia fosse caduta accidentalmente durante una discussione, ma gli inquirenti scoprirono segni di violenza sul corpo della vittima, tra cui una profonda ferita alla testa e altre lesioni che lasciavano intendere l'uso di un corpo contundente.

Le analisi successive hanno confermato che la giovane è stata uccisa con un colpo così violento da spezzarle lo sterno e causarle un arresto cardiaco, provocando il decesso per fibrillazione.