Nella giornata di oggi giovedì 21 novembre, gli studenti degli istituti Meucci e Fanoli di Cittadella incroceranno le braccia. L’obiettivo dello sciopero è portare all’attenzione dell’opinione pubblica le gravi problematiche strutturali e igieniche che da tempo affliggono le scuole, rendendo difficoltoso il regolare svolgimento delle attività didattiche.
In una nota firmata dai rappresentanti di istituto – Nicole Berno, Anna Cocuzzoli, Matteo Stranieri e Agnese Sgarbossa – gli studenti invitano i compagni a non entrare in classe, spiegando:
«Ci troviamo obbligati a scioperare per sperare che qualcuno possa sentire i nostri disagi. I problemi che riscontriamo oggi sono l'accumulo di diversi anni di noncuranza da parte di chi dovrebbe assicurarci un’istruzione sicura, agiata e nel rispetto delle norme sanitarie. Elenchiamo i diversi disagi riscontrati dagli studenti».
L’obiettivo è chiaro: un’adesione capillare per mettere in luce criticità ormai intollerabili e sollecitare interventi concreti da parte delle autorità competenti.
L’elenco delle segnalazioni è lungo e preoccupante. Tra gli episodi più gravi, il 29 ottobre sono stati trovati tre topi morti nei bagni del Meucci, mentre il 19 novembre un roditore vivo è stato avvistato in un’aula dello stesso istituto.
Le criticità edilizie non sono da meno: il 10 ottobre un pannello della tettoia del Fanoli si è staccato e, nei giorni successivi, altri hanno subito lo stesso destino, rendendo pericolosa l’area. Al Meucci, invece, i lavori di ristrutturazione sono rimasti bloccati per tutto lo scorso anno scolastico, lasciando un cantiere incompleto che crea disagi quotidiani.
A peggiorare la situazione, servizi igienici spesso fuori uso e privi di carta e sapone, riscaldamenti non funzionanti, illuminazione insufficiente e infissi precari. Molte classi, inoltre, sono prive di spazi dedicati ai laboratori, limitando così la possibilità di un apprendimento pratico.
Gli studenti denunciano anche rumori costanti provenienti dai cantieri, che disturbano le lezioni, e chiedono con forza interventi immediati. Lo sciopero di domani rappresenta un atto di protesta per rivendicare il diritto a studiare in un ambiente sicuro e dignitoso.