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Cronaca giudiziaria

Esplosione a Mestre: condannato a tre anni e quattro mesi per atti persecutori

Un uomo di 64 anni condannato per aver perseguitato l'ex compagna e il suo nuovo partner, culminando con un'esplosione

Esplosione a Mestre: Condannato a Tre Anni e Quattro Mesi per Atti Persecutori

A Mestre, un uomo di 64 anni ha trasformato la fine della sua storia d'amore in un incubo per la sua ex compagna e il suo nuovo partner. Dopo la rottura, l'uomo ha iniziato una serie di atti persecutori che hanno raggiunto il culmine con un gesto estremo: l'esplosione di un petardo sotto l'auto della donna.

Il caso è giunto a conclusione ieri, quando il giudice per l'udienza preliminare, Alberto Scaramuzza, ha emesso una sentenza di condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per l'uomo. La decisione è stata presa al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, che ha permesso di ridurre di un terzo la pena prevista. Questo tipo di rito, infatti, si basa esclusivamente sulle prove raccolte durante le indagini, evitando un dibattimento pubblico.

Oltre alla pena detentiva, il giudice ha stabilito che l'uomo debba risarcire i danni causati alla sua ex compagna, con una provvisionale fissata a 5mila euro. La cifra definitiva sarà stabilita in sede civile. Le vittime, rappresentate dall'avvocato Carlo Costantini, avevano richiesto un risarcimento di 20mila euro, con una provvisionale di 10mila.

Durante il processo, il sostituto procuratore Giovanni Zorzi aveva chiesto una pena leggermente inferiore, pari a tre anni di carcere. Una precedente proposta di patteggiamento era stata respinta, poiché la pena suggerita era stata giudicata troppo lieve. Attualmente, l'uomo si trova in carcere, in attesa che il giudice per le indagini preliminari decida sull'istanza di concessione degli arresti domiciliari presentata dal suo avvocato, Giuseppe Vio.

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