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Porto abusivo d'armi

Veronese, cacciatore sorpreso con fucile clandestino: gli avevano già revocato il porto d’armi l'anno scorso

Un 59enne di Roncà sorpreso con arma senza matricola e silenziatore artigianale. In casa oltre 2.500 cartucce illegali e un secondo silenziatore

cacciatore

Immagine di repertorio

Un cacciatore di 59 anni di Roncà, già privato del porto d’armi, è stato scoperto all’alba di ieri durante una battuta di caccia con un fucile clandestino. L’uomo è stato fermato dalle guardie venatorie della Polizia provinciale e dai carabinieri di San Giovanni Ilarione.

L’arma, un fucile monocanna calibro 36 con chiusura "bolt action", era priva di matricola, marca e dotata di un silenziatore artigianale, probabilmente autocostruito. Di fronte agli agenti, l’uomo si è giustificato sostenendo di aver trovato il fucile abbandonato in un bosco. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che l’arma non era mai stata denunciata e che il cacciatore era già noto alle autorità per precedenti violazioni.

Ad aprile 2023, la Prefettura di Verona aveva emesso un procedimento per vietargli la detenzione di armi e munizioni, dopo che i carabinieri gli avevano sequestrato tutto l’arsenale regolarmente detenuto. In casa sua, durante la perquisizione, sono state trovate oltre 2.500 cartucce di vari calibri, detenute illegalmente, e un secondo silenziatore artigianale.

L’uomo è stato arrestato con l’accusa di porto abusivo di armi e munizioni. In attesa del processo, dovrà presentarsi ogni giorno alla polizia giudiziaria.

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