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7 anni di stalking

Anziano di Preganziol condannato per stalking: dopo sette anni di ossessione, il giudice "costretto" a dargli i domiciliari

Un 78enne di Preganziol ha passato anni a perseguitare una donna che aveva conosciuto in una balera. Nonostante le denunce, l’uomo non ha smesso di corteggiarla, violando sistematicamente le misure cautelari

Violenza anziani

Immagine di repertorio

Un angosciante caso di stalking ha visto protagonista un uomo di 78 anni di Preganziol, noto in paese per essere stato presidente di un’associazione di volontariato locale. La vicenda, che si trascina ormai dal 2017, riguardava l'uomo e un’anziana di 74 anni, che lo ha denunciato per atti persecutori dopo una brevissima relazione, da lei interrotta sul nascere.

La storia tra i due era iniziata in una balera trevigiana, dove avrebbero condiviso una notte di passione. Ma quella che avrebbe dovuto rimanere una breve avventura, si è trasformata in un incubo per la donna. L’anziano non si è infatti mai rassegnato al rifiuto e ha iniziato a perseguitarla, pedinandola e inviandole continuamente telefonate e messaggi. Nonostante le sue richieste insistenti, la donna ha cercato in tutti i modi di allontanarlo, ma l’uomo non ha mai smesso di molestarla, violando continuamente le misure cautelari impostegli dai giudici.

La vicenda, ben presto esplosa in una condanna per stalking, è ripresa con maggiore intensità dopo un nuovo tentativo dell’uomo di riavvicinarsi alla donna, che si è vista costretta a modificare le proprie abitudini quotidiane per evitare incontri indesiderati. La donna ha sospeso le sue attività sociali, tra cui le passeggiate e le frequentazioni di luoghi pubblici, e ha dovuto intraprendere un percorso di psicoterapia per superare il trauma subito.

L’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Pastre, ha continuato a negare le accuse, arrivando addirittura a rifiutare l’uso del braccialetto elettronico, imposto dal giudice come misura cautelare. Dopo anni di restrizioni ignorate e ossessivi pedinamenti, il gip ha deciso di aggravare la sanzione, imponendo, finalmente, gli arresti domiciliari.

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