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Caso Cecchettin
03.12.2024 - 09:25
Nella notte tra l'11 e il 12 novembre 2023, la vita di Giulia Cecchettin è stata brutalmente spezzata in un parcheggio di Vigonovo. Filippo Turetta, il suo ex fidanzato, è accusato di averla uccisa con premeditazione. Le indagini hanno portato alla luce un elenco inquietante trovato sul cellulare di Turetta, che includeva elementi come "fare il pieno", "scotch", "corde", "spugna bagnata" e "coltello". Questo elenco, rivelato dalla trasmissione "Quarto Grado", non lascia spazio a dubbi sulle intenzioni di Turetta, delineando un piano meticoloso per il femminicidio.
Durante l'interrogatorio del primo dicembre, Turetta ha cercato di minimizzare la premeditazione, sostenendo che l'azione fosse stata improvvisa. Ha dichiarato che lo scotch era stato acquistato per scopi innocui e che i coltelli erano in macchina a causa di pensieri suicidi. Tuttavia, la "lista maledetta" racconta una storia diversa, con dettagli come la "spugna bagnata in bocca" e il cambio d'abito che suggeriscono una preparazione accurata.
La sera dell'11 novembre, Turetta e Giulia si erano recati al centro commerciale "Nave de Vero" a Marghera. Dopo aver trascorso del tempo insieme, si sono diretti verso casa di Giulia, fermandosi in un parcheggio a Vigonovo. Secondo Turetta, Giulia aveva chiesto di fermarsi per evitare di essere visti. Tuttavia, la realtà era che Giulia aveva chiuso con lui da tempo e stava guardando avanti, pronta a seguire il suo sogno di disegnare fumetti.
Turetta ha raccontato di aver portato con sé un regalo per Giulia: una scimmietta di peluche e altri oggetti. Ma Giulia ha rifiutato il dono, dicendogli che era troppo dipendente e che stava costruendo nuove relazioni. La discussione è degenerata, con Turetta che ha minacciato il suicidio e Giulia che ha ribadito la sua decisione di non tornare con lui.
Dopo che Giulia è scesa dall'auto, Turetta l'ha rincorsa con un coltello, colpendola ripetutamente. Le urla di Giulia sono state sentite da un vicino, che ha immediatamente avvisato i carabinieri. Tuttavia, il tragico epilogo si è consumato a Fossò, dove Turetta ha inferto i colpi mortali.
Dopo l'omicidio, Turetta ha caricato il corpo di Giulia in auto e si è diretto verso Barcis, dove ha nascosto il corpo in una grotta. La sua fuga è terminata il 18 novembre vicino a Lipsia, in Germania, quando è stato arrestato. Turetta, senza benzina e denaro, è stato segnalato da altri automobilisti.
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