Intimidazioni a Giovanni Caruso, il legale di Turetta

Il presidente del Tribunale di Venezia esprime solidarietà all’avvocato Caruso e denuncia un grave attacco al diritto alla difesa

Adamo Chiesa

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06.12.2024 - 15:30

Immagine di repertorio

Un inquietante episodio scuote il mondo della giustizia veneziana. Il presidente del Tribunale di Venezia, Salvatore Laganà, ha espresso massima solidarietà a Giovanni Caruso, legale di Filippo Turetta, dopo che l’avvocato è stato oggetto di un grave atto intimidatorio legato alla sua attività professionale. Laganà ha condannato con fermezza l’accaduto, sottolineando come simili episodi non solo mettano a rischio la sicurezza personale degli avvocati, ma rappresentino anche un attacco diretto al funzionamento della giustizia. Ogni attentato alla libertà dell'avvocato ed al libero espletamento della sua attività difensiva costituisce un vulnus al corretto funzionamento della giustizia ed al diritto di difesa, garantito a ogni cittadino dall’articolo 24 della Costituzione, ha dichiarato il presidente del Tribunale. L’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione, evidenziando i rischi che corrono i professionisti del diritto quando si assumono il delicato compito di difendere imputati anche in processi particolarmente complessi o mediaticamente esposti. Il gesto intimidatorio è stato duramente stigmatizzato dalle istituzioni, che invitano a preservare il principio fondamentale di una difesa garantita e libera, pilastro imprescindibile di uno Stato di diritto.

Un inquietante episodio scuote il mondo della giustizia veneziana. Il presidente del Tribunale di Venezia, Salvatore Laganà, ha espresso "massima solidarietà" a Giovanni Caruso, legale di Filippo Turetta, dopo che l’avvocato è stato oggetto di un grave atto intimidatorio legato alla sua attività professionale.

Laganà ha condannato con fermezza l’accaduto, sottolineando come simili episodi non solo mettano a rischio la sicurezza personale degli avvocati, ma rappresentino anche un attacco diretto al funzionamento della giustizia. "Ogni attentato alla libertà dell'avvocato ed al libero espletamento della sua attività difensiva costituisce un vulnus al corretto funzionamento della giustizia ed al diritto di difesa, garantito a ogni cittadino dall’articolo 24 della Costituzione", ha dichiarato il presidente del Tribunale.

L’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione, evidenziando i rischi che corrono i professionisti del diritto quando si assumono il delicato compito di difendere imputati anche in processi particolarmente complessi o mediaticamente esposti.

Il gesto intimidatorio è stato duramente stigmatizzato dalle istituzioni, che invitano a preservare il principio fondamentale di una difesa garantita e libera, pilastro imprescindibile di uno Stato di diritto.