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Rissa al carcere minorile di Treviso: quattro agenti feriti

Altissima tensione e violenza nel penitenziario, il sindacato denuncia la mancanza di interventi e di risorse

Interno del carcere

Foto d'archivio

Una violenta rissa tra detenuti al carcere minorile di Treviso ha coinvolto anche quattro agenti di polizia penitenziaria, che sono rimasti feriti durante il tentativo di sedare l'alterco. Lo ha reso noto Giovanni Vona, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) per il Triveneto. Secondo quanto riferito, uno degli agenti è stato colpito con un estintore e ha dovuto ricorrere alle cure mediche per dei punti di sutura alla testa, mentre gli altri tre sono stati anch'essi trasportati in ospedale.

L'episodio, che ha avuto luogo durante la notte, ha creato un clima di grande tensione all'interno della struttura, con l'agitazione che è proseguita fino alle due del mattino. "Ancora una volta nessuno ci ascolta", ha dichiarato Vona, denunciando la situazione critica. Il sindacato aveva già sollevato allarmi su un possibile episodio simile nei giorni precedenti, chiedendo l'arrivo di nuove risorse e interventi urgenti.

In particolare, Vona ha sottolineato che il detenuto principale responsabile della rissa è lo stesso individuo che nel 2022 aveva provocato una rivolta, che portò alla chiusura temporanea del carcere per quasi due anni. Nonostante le promesse, il comandante della struttura, che avrebbe dovuto arrivare a rinforzare il personale, non è ancora stato assegnato, con il suo arrivo previsto solo per il prossimo anno. Il Sappe continua a chiedere maggiori misure di sicurezza e supporto per evitare il ripetersi di episodi simili.

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