Maxi operazione della Polizia di Padova: sventata banda di ladri albanesi nel Nord Italia

Recuperati beni per oltre 500.000 euro, arrestato il capobanda 29enne.

Paola Bigon

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22.12.2024 - 16:08

Maxi operazione della Polizia di Padova: sventata banda di ladri albanesi nel Nord Italia

La cronaca giudiziaria si arricchisce di un nuovo capitolo con la recente operazione della Polizia di Stato di Padova, che ha smantellato un'organizzazione criminale responsabile di una serie di furti in appartamento tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Un'operazione che ha portato alla luce un sistema ben orchestrato, capace di accumulare refurtiva per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro. L'indagine, avviata a metà novembre, ha preso forma grazie a una serie di indizi raccolti durante alcuni furti nel padovano. Gli agenti, con pazienza e determinazione, hanno seguito le tracce lasciate dai criminali, riuscendo a ricostruire i movimenti di una banda composta da tre uomini. Questi individui, specializzati in crimini predatori, erano soliti colpire a bordo di una Mercedes grigia, un dettaglio che si è rivelato cruciale per le indagini. Il culmine dell'operazione è avvenuto nella notte di lunedì 16 dicembre 2024, quando un blitz coordinato ha visto la partecipazione anche delle squadre mobili lombarde. Nel comune di Abbiategrasso, in provincia di Milano, è stato arrestato un 29enne albanese, considerato il capobanda. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti furti, è stato trovato in possesso di decine di oggetti rubati e ora si trova in custodia cautelare presso il carcere di San Vittore. La refurtiva recuperata durante le perquisizioni è stata quantificata in oltre 150 oggetti, tra cui gioielli, orologi, borse di lusso e abbigliamento griffato. Gli agenti hanno scoperto anche numerosi elettrodomestici e accessori vari, segno di un'attività criminale ben organizzata e redditizia. Il valore complessivo dei beni rubati supera i 500.000 euro, una cifra che sottolinea la portata delle operazioni della banda. Nonostante l'arresto del capobanda, le indagini non si fermano. Gli investigatori sono impegnati nella ricostruzione dettagliata dei 50 furti accertati, cercando di contattare le vittime per il riconoscimento e la restituzione degli oggetti rubati. Inoltre, continuano a monitorare altri potenziali rifugi della banda, nella speranza di recuperare ulteriori beni e di identificare eventuali complici.

La cronaca giudiziaria si arricchisce di un nuovo capitolo con la recente operazione della Polizia di Stato di Padova, che ha smantellato un'organizzazione criminale responsabile di una serie di furti in appartamento tra Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Un'operazione che ha portato alla luce un sistema ben orchestrato, capace di accumulare refurtiva per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro.

L'indagine, avviata a metà novembre, ha preso forma grazie a una serie di indizi raccolti durante alcuni furti nel padovano. Gli agenti, con pazienza e determinazione, hanno seguito le tracce lasciate dai criminali, riuscendo a ricostruire i movimenti di una banda composta da tre uomini. Questi individui, specializzati in crimini predatori, erano soliti colpire a bordo di una Mercedes grigia, un dettaglio che si è rivelato cruciale per le indagini.

Il culmine dell'operazione è avvenuto nella notte di lunedì 16 dicembre 2024, quando un blitz coordinato ha visto la partecipazione anche delle squadre mobili lombarde. Nel comune di Abbiategrasso, in provincia di Milano, è stato arrestato un 29enne albanese, considerato il capobanda. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per precedenti furti, è stato trovato in possesso di decine di oggetti rubati e ora si trova in custodia cautelare presso il carcere di San Vittore.

La refurtiva recuperata durante le perquisizioni è stata quantificata in oltre 150 oggetti, tra cui gioielli, orologi, borse di lusso e abbigliamento griffato. Gli agenti hanno scoperto anche numerosi elettrodomestici e accessori vari, segno di un'attività criminale ben organizzata e redditizia. Il valore complessivo dei beni rubati supera i 500.000 euro, una cifra che sottolinea la portata delle operazioni della banda.

Nonostante l'arresto del capobanda, le indagini non si fermano. Gli investigatori sono impegnati nella ricostruzione dettagliata dei 50 furti accertati, cercando di contattare le vittime per il riconoscimento e la restituzione degli oggetti rubati. Inoltre, continuano a monitorare altri potenziali rifugi della banda, nella speranza di recuperare ulteriori beni e di identificare eventuali complici.