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Razzismo e omofobia contro studenti napoletani al Gran Ballo di Venezia

Insulti volgari e discriminatori rivolti agli studenti dell’istituto Archimede di Ponticelli durante una sfilata in abiti storici. La preside denuncia l’accaduto su Facebook e annuncia azioni ufficiali

Rori Stanziano

La preside all'evento, foto dal profilo Facebook

Episodio sconcertante durante il Gran Ballo storico di Natale: una scolaresca dell’istituto Archimede di Ponticelli, Napoli, è stata bersagliata da insulti razzisti e omofobi mentre partecipava alla tradizionale sfilata in abiti d’epoca. «Straccioni», «terroni di m...», «froci»: questo il tenore delle offese rivolte ai giovani studenti, ragazzi tra i 14 e i 18 anni, da parte di coetanei, e persino da adulti, lungo le strade della Serenissima.

L’episodio è stato denunciato dalla preside dell’istituto, Rori Stanziano, che ha accompagnato gli studenti in questa esperienza culturale. La dirigente ha raccontato l’accaduto con un lungo post su Facebook, definendo le offese «una crudeltà e cattiveria assurda e ingiustificata».

I fatti si sono verificati sabato 21 dicembre, durante la “Sfilata storica con le lanterne”, che conduceva i partecipanti al palazzo del Gran Ballo. «Ci ha profondamente delusi e addolorati dover subire cori razzisti e discriminatori in una città simbolo di arte e cultura come Venezia», ha dichiarato la preside, che ha già informato l’assessore alla Scuola della Regione Campania.

Stanziano ha annunciato l’intenzione di scrivere una lettera formale al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e al governatore del Veneto, Luca Zaia, per portare l’accaduto alla loro attenzione. L’obiettivo è sensibilizzare le istituzioni affinché episodi di tale intolleranza non si ripetano in futuro.

Un episodio che getta un’ombra su un evento pensato per celebrare la storia e la bellezza, trasformandolo in un’amara lezione sull’importanza di educare alla tolleranza e al rispetto reciproco.

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