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Cronaca
27.12.2024 - 10:03
Foto di repertorio
Quello che sembrava essere un normale controllo su strada si è trasformato in una scoperta inquietante. La sera del 9 dicembre, una pattuglia dei Baschi Verdi del Comando Provinciale di Verona, durante un controllo su un furgone, ha notato un cane ridotto a pelle e ossa a bordo del veicolo. La condizione dell'animale ha subito destato sospetti nei finanzieri, che hanno deciso di approfondire il caso.
La situazione è diventata ancora più allarmante quando il conducente del furgone ha dichiarato di non avere i documenti relativi all'animale, sostenendo che fossero custoditi a casa sua, nella periferia di Bussolengo. Decisi a fare chiarezza, i militari hanno chiesto al conducente di accompagnarli al suo domicilio e quello che hanno trovato è stato scioccante.
Nelle vicinanze della casa, i finanzieri hanno scoperto un vero e proprio allevamento clandestino: 40 cani, tra cui esemplari da caccia e pitbull, molti dei quali cuccioli, tenuti in gabbie anguste e in condizioni igienico-sanitarie precarie. Gli animali non venivano correttamente alimentati e la situazione di abbandono e maltrattamento era evidente.
Oltre ai cani, nel giardino erano presenti anche numerosi animali da cortile, alcuni dei quali erano stati macellati e appesi all'aria aperta. La scena ha sollevato l'urgenza di un intervento immediato, tanto che i finanzieri hanno richiesto l'arrivo del veterinario dell'USLL9 di Verona. Il medico veterinario, giunto sul posto, ha imposto un fermo sanitario per tutti gli animali coinvolti.
Il giorno successivo, i Baschi Verdi sono tornati sul luogo, questa volta accompagnati anche da altri medici veterinari per eseguire ulteriori accertamenti. L'inchiesta è ora in corso, e le forze dell'ordine hanno avviato le procedure per accertare le responsabilità e procedere con la denuncia per maltrattamento di animali.
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