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Cronaca giudiziaria
03.01.2025 - 09:19
Nel cuore del Nordest, tra Treviso e Venezia, si è consumata una vicenda che ha coinvolto due ex finanzieri, Stefano Arrighi e Biagio Freni, condannati dalla Corte dei Conti del Veneto a risarcire un danno d'immagine per un totale di 47mila euro.
Le indagini, che hanno coinvolto un notevole dispiegamento di risorse umane e finanziarie, hanno portato alla luce un sistema di corruzione che si è manifestato attraverso tangenti sotto forma di orologi di lusso. Nel 2016, Arrighi e Freni, rispettivamente ex capitano e ex luogotenente, hanno accettato orologi IWC del valore di 5.650 euro ciascuno da un imprenditore di Ponte di Piave. In cambio, i due avrebbero condotto una verifica fiscale superficiale e bonaria. Ma non è tutto. Entrambi sono stati accusati di accesso abusivo a sistemi informatici, avendo effettuato interrogazioni non autorizzate tra il 2013 e il 2016 per ottenere informazioni riservate. Questo comportamento ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e l'integrità delle banche dati gestite dalla Guardia di Finanza.
Le indagini hanno comportato un costo significativo per l'amministrazione, stimato in quasi mezzo milione di euro. Tuttavia, la Corte dei Conti ha stabilito che tale spesa rientra nell'ordinaria attività di istituto, escludendo quindi la possibilità di un risarcimento per disservizio. I giudici hanno accolto le argomentazioni della difesa, sottolineando che non vi era evidenza di un costo straordinario o di un significativo sviamento delle attività istituzionali.
Se da un lato i due ex finanzieri non sono stati ritenuti responsabili di un danno economico diretto, dall'altro la Corte ha riconosciuto un danno d'immagine significativo per l'amministrazione della Guardia di Finanza. La reputazione dell'ente, incaricato di compiti cruciali di polizia giudiziaria e tributaria, è stata compromessa. Per il danno d'immagine legato alla corruzione, Arrighi e Freni sono stati condannati a pagare 11.120 euro ciascuno, cifra che riflette l'ampia copertura mediatica del caso. Ulteriori 10.000 euro a testa sono stati imposti per gli accessi abusivi, considerata la diffusione mediatica più contenuta di questo aspetto.
Le conseguenze per i due ex finanzieri non si limitano al risarcimento economico. Arrighi, originario di Udine e ora in pensione, e Freni, residente a Scorzè e sanzionato con la perdita del grado, hanno visto la loro carriera e reputazione professionale irrimediabilmente danneggiate. Freni, inoltre, dovrà versare ulteriori 3.077,32 euro per le conseguenze pubbliche della sua assenza fraudolenta dal servizio.
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