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Vicenza: operazione contro il lavoro sommerso e l’immigrazione clandestina

Nel mirino un laboratorio tessile a Rossano Veneto, dove sei lavoratori erano privi di permesso di soggiorno. Multa di 30.000 euro per il datore di lavoro

Vicenza: operazione contro il lavoro sommerso e l’immigrazione clandestina

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, con il supporto dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dello Spisal, hanno portato a termine un’operazione a Rossano Veneto in un laboratorio tessile gestito da una cittadina cinese. Durante il controllo, sono stati identificati 10 lavoratori in nero, di nazionalità cinese e pakistana, di cui 6 risultati privi del permesso di soggiorno. I lavoratori clandestini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Vicenza per ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale, ai sensi dell'art. 10 bis del Testo Unico dell’Immigrazione.

Il datore di lavoro, titolare della ditta individuale, è stato denunciato per aver impiegato lavoratori stranieri senza regolare permesso di soggiorno. Inoltre, l'attività imprenditoriale è stata sospesa, in quanto la presenza di lavoratori in nero superava il 10% del personale presente, e sono emerse carenze nella documentazione riguardante la sicurezza sul luogo di lavoro.

A seguito delle verifiche amministrative, il titolare ha ricevuto una sanzione complessiva di 30.000 euro per l’impiego illecito di manodopera. L'operazione si inserisce in un più ampio programma volto a contrastare lo sfruttamento lavorativo e le violazioni delle normative in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in collaborazione con le autorità competenti.d

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