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Sciopero nazionale
13.01.2025 - 19:01
Sede Electrolux Stoccolma
Oggi, i metalmeccanici della Marca hanno risposto con forza alla convocazione per lo sciopero nazionale di otto ore, indetto dai sindacati Fim, Fiom e Uilm, a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale tra Federmeccanica e Assistal. La mobilitazione ha visto una partecipazione straordinaria, con punte di adesione vicine al 100% nelle aziende della provincia come Electrolux e Zoppas, mentre in altre realtà il tasso di partecipazione si è attestato intorno al 90%.
Una risposta forte e unitaria
Alessio Lovisotto e Stefano Bragagnolo, segretari territoriali di Fim e Uilm, hanno sottolineato l'importanza del risultato ottenuto: "Lo sciopero di oggi è la dimostrazione del forte sostegno dei lavoratori metalmeccanici alla necessità di un rinnovo contrattuale che sia giusto e adeguato. L'alta adesione mostra chiaramente che la controproposta avanzata da Federmeccanica a novembre non risponde alle legittime richieste dei lavoratori, né alle reali esigenze del settore."
Secondo i sindacalisti, per arrivare a un accordo soddisfacente, è fondamentale mantenere il dialogo sui contenuti del contratto, senza deviare su posizioni divisive che potrebbero pregiudicare il risultato finale. "La nostra priorità è lavorare per un confronto costruttivo, incentrato su salari, tutele e condizioni di lavoro, senza lasciare spazio a strumentalizzazioni," hanno dichiarato Lovisotto e Bragagnolo.
Le proposte dei sindacati e il rifiuto delle controparti
La piattaforma unitaria presentata dai sindacati per il rinnovo del contratto metalmeccanici 2024-2027 prevede, tra le altre cose, un aumento salariale di 280 euro in tre anni, la sperimentazione dell'orario a 35 ore settimanali a parità di salario, incentivi per la stabilizzazione dei contratti e l’estensione della formazione professionale. Un ampio pacchetto di misure pensate per rispondere alle necessità dei lavoratori, tra cui salute e sicurezza sul lavoro e politiche di conciliazione tra vita privata e lavoro, anche attraverso welfare aziendale e flessibilità oraria.
Tuttavia, la maggior parte delle richieste avanzate dai sindacati, incluso l'aumento salariale, è stata respinta dalle controparti datoriali, alimentando così il conflitto e la mobilitazione.
Un settore cruciale per l'economia della Marca
Il settore metalmeccanico rappresenta il comparto economico più grande della provincia, con circa 40.000 lavoratori e lavoratrici e oltre 1.200 aziende che applicano il Contratto Collettivo Industria Metalmeccanica. In un periodo di crescente incertezza economica, la determinazione dei metalmeccanici della Marca è un segnale chiaro: i lavoratori sono pronti a lottare per un contratto che riconosca giustizia e dignità per tutti.
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