Frase di Mussolini nella chat di Fratelli d'Italia, scoppia la polemica nel capoluogo polesano

Il capogruppo di Fratelli d'Italia a Rovigo cita il Duce. Vanessa Camani (PD): "Rigurgiti fascisti nel partito di Meloni, serve un intervento chiaro"

Adamo Chiesa

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14.01.2025 - 17:16

Vanessa Camani

Un nuovo episodio che agita le acque in casa Fratelli d’Italia. A Rovigo, una frase di Benito Mussolini è stata riportata in una chat interna dal capogruppo comunale di FdI, Renato Campani, suscitando polemiche e accuse di “derive allarmanti” da parte dell’opposizione. La citazione incriminata proverrebbe da un discorso del 25 gennaio 1927, quando il Duce dichiarò: Esigo che sia condotta una lotta senza quartiere contro i delinquenti comuni, verso i quali intendo che i Carabinieri, quando siano seriamente minacciati, facciano uso delle armi. La scelta di riportare queste parole, nel contesto di una discussione sui recenti scontri di piazza, è stata definita dal Partito Democratico come un ulteriore segnale dei rigurgiti fascisti all’interno del partito di Giorgia Meloni. A intervenire con fermezza è Vanessa Camani, capogruppo PD nel Consiglio regionale del Veneto: Purtroppo, non è la prima volta che certi episodi emergono. È evidente che il percorso di pieno allineamento ai valori democratici da parte di Fratelli d’Italia sia ancora lungo. Mi auguro che questa vicenda non venga sottovalutata e che siano presi provvedimenti adeguati. Sul caso si è espresso anche il senatore Bartolomeo Amidei, commissario provinciale di FdI, che ha preso le distanze dai contenuti e dai toni utilizzati da Campani. Tuttavia, l’accaduto continua ad alimentare il dibattito politico. Per molti, si tratta di un episodio isolato; per altri, un segnale preoccupante. Di certo, la questione ha acceso i riflettori sulla necessità di chiarezza e responsabilità all’interno del panorama politico italiano.

La citazione incriminata proverrebbe da un discorso del 25 gennaio 1927, quando il Duce dichiarò: "Esigo che sia condotta una lotta senza quartiere contro i delinquenti comuni, verso i quali intendo che i Carabinieri, quando siano seriamente minacciati, facciano uso delle armi". La scelta di riportare queste parole, nel contesto di una discussione sui recenti scontri di piazza, è stata definita dal Partito Democratico come un ulteriore segnale dei "rigurgiti fascisti" all’interno del partito di Giorgia Meloni.

A intervenire con fermezza è Vanessa Camani, capogruppo PD nel Consiglio regionale del Veneto: "Purtroppo, non è la prima volta che certi episodi emergono. È evidente che il percorso di pieno allineamento ai valori democratici da parte di Fratelli d’Italia sia ancora lungo. Mi auguro che questa vicenda non venga sottovalutata e che siano presi provvedimenti adeguati."

Sul caso si è espresso anche il senatore Bartolomeo Amidei, commissario provinciale di FdI, che ha preso le distanze dai contenuti e dai toni utilizzati da Campani. Tuttavia, l’accaduto continua ad alimentare il dibattito politico.

Per molti, si tratta di un episodio isolato; per altri, un segnale preoccupante. Di certo, la questione ha acceso i riflettori sulla necessità di chiarezza e responsabilità all’interno del panorama politico italiano.