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Indagine "Icaro"
21.01.2025 - 15:17
Cocaina
Un'inchiesta durata oltre tre anni ha portato alla luce un vasto traffico di cocaina tra il Sud America e il Lago di Garda. L’operazione “Icaro” della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Brescia ha messo in evidenza l’esistenza di un’organizzazione transnazionale dedita al traffico di ingenti quantitativi di droga, smantellata grazie all'intervento della Squadra Mobile della Questura di Brescia, della Sisco, del Servizio Centrale Operativo (Sco) e della Polizia albanese.
L'indagine, avviata nel 2020, ha svelato come alcuni locali di intrattenimento sul Lago di Garda fossero il fulcro dello spaccio di cocaina importata dal Sud America. Dodici arresti sono stati eseguiti nelle province di Brescia, Milano, Novara, Verona e in Albania, mentre altre otto persone sono in attesa di interrogatorio. Complessivamente, sono 40 gli indagati tra italiani e albanesi, coinvolti in un traffico che ha alimentato il mercato della droga in tutta Italia.
La struttura dell’organizzazione era ben definita, con due fratelli albanesi al vertice, appartenenti al temibile clan dei Cela di Elbasan. Questi avevano il compito di dirigere un gruppo di fidati collaboratori, operanti principalmente nella provincia di Brescia e in altre zone del Nord Italia. La droga, principalmente cocaina, veniva importata tramite autocarri provenienti dai paesi del centro Europa e stoccata in magazzini sicuri, per poi essere distribuita nei locali di intrattenimento e in altre aree sensibili.
Il sistema di smercio era altamente strutturato: dalla raccolta dei proventi delle vendite, inviati tramite autisti di pullman sulla tratta Brescia-Elbasan, alle operazioni di trasporto e stoccaggio. La polizia ha effettuato numerose perquisizioni, scoprendo un'accurata logistica dedicata all’illecito traffico di droga, che ha coinvolto anche alcune province tra cui Torino, Bolzano, Cremona, Pavia, Trento e Treviso.
Le indagini hanno inoltre permesso di delineare una rete ben radicata sul territorio, che utilizzava locali di ritrovo notturni come canali privilegiati per l’acquisto e la vendita di cocaina, contribuendo a rendere sempre più diffusa la presenza di sostanze stupefacenti in alcune zone del Nord Italia.
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