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Cronaca
27.01.2025 - 11:32
Immagine di repertorio
Un ragazzo di Ponte di Piave aveva smesso di frequentare la scuola, tormentato dalla paura di incontrare la baby gang che lo perseguitava. Non riusciva più a prendere l’autobus o a camminare per strada senza temere per la sua sicurezza. La sua situazione è diventata preoccupante, tanto che ha smesso di frequentare le lezioni, rinunciando completamente all’impegno scolastico.
La sindaca Paola Roma ha preso in mano la situazione, avviando un'indagine e intervenendo con la collaborazione delle forze dell'ordine per identificare i responsabili del bullismo. Il caso ha ricevuto particolare attenzione grazie anche alla recente introduzione del "decreto Caivano", che consente ai sindaci di adottare misure più incisive contro l’assenteismo scolastico. Questo decreto permette infatti di ammonire i genitori e, se necessario, coinvolgere le autorità competenti, quando un ragazzo non si presenta a scuola per motivi legati al bullismo.
Paola Roma ha spiegato che in questo caso specifico, il ragazzo non solo temeva per la sua incolumità a scuola, ma anche nelle sue normali attività quotidiane. Grazie alla determinazione dell'amministrazione comunale e alla collaborazione della famiglia, il ragazzo ha potuto tornare a scuola, reintegrato tra i suoi compagni, e con un percorso di sostegno che ha messo fine alle sue difficoltà.
Anche un altro caso di assenteismo legato a situazioni di fragilità sociale è stato affrontato con successo in pochi mesi, dimostrando l’efficacia di un intervento tempestivo. La sinergia tra il Comune e le famiglie ha reso possibile il reinserimento scolastico dei due studenti, ristabilendo così un ambiente educativo sano e protetto.
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