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Solidarietà economica per l'agente di polizia indagato per la morte di Moussa Diarra

Avviate due raccolte fondi per supportare le spese legali del poliziotto coinvolto nel caso di legittima difesa, una promossa dal Coordinamento Operatori di Polizia e Sicurezza e l’altra da un gruppo di ristoratori veronesi

Mahamoud Idrissa Bouné

Mahamoud Idrissa Bouné

Non solo messaggi di sostegno simbolico, ma anche contributi economici a favore dell’agente di polizia ferroviaria accusato di eccesso colposo di legittima difesa. Il 20 ottobre scorso, il poliziotto aveva sparato per proteggersi da Moussa Diarra, un 26enne di origine maliana, uccidendolo davanti alla stazione di Verona Porta Nuova. In risposta a quanto accaduto, sono stati avviati due distinti fondi per coprire le spese legali dell'agente, senza che fosse lui stesso a farne richiesta.

La solidarietà si concretizza attraverso atti di supporto materiale e collettivo. Il Coordinamento Operatori di Polizia e Sicurezza (Cosp) ha lanciato una raccolta fondi, con l’obiettivo di sostenere il poliziotto indagato e la sua famiglia. Sebbene il Cosp desideri mantenere una posizione neutrale rispetto all’accaduto, ha deciso di offrire un canale di donazione.

In aggiunta a questa iniziativa, un gruppo di ristoratori veronesi ha promosso una propria raccolta. Il titolare del bar V&V di Via Tanaro, Simone Vicentini, ha aperto un conto corrente dedicato, che rimarrà attivo fino alla fine di novembre. Tutti i fondi raccolti saranno destinati a supportare l'agente coinvolto nel tragico episodio. 

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