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Morta di overdose

Tragedia a San Bonifacio: giovane di 15 anni muore per overdose di eroina

Una madre disperata chiede giustizia mentre emergono dettagli inquietanti sulla morte di una ragazza a San Bonifacio

Tragedia a San Bonifacio, dove una ragazza di 15 anni è stata trovata senza vita in un appartamento disabitato dell'Ater, nella tarda mattinata di lunedì 27 gennaio. La giovane, residente a Verona, sembra essere stata vittima di un'overdose letale, probabilmente di eroina, anche se sarà l’autopsia a confermare la causa della morte. 

L'appartamento dove è stato rinvenuto il corpo si trova in una zona tranquilla di San Bonifacio, in un condominio dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale. Nonostante l'edificio sia in buone condizioni, al piano terra ci sono appartamenti vuoti da tempo. Proprio uno di questi, affacciato sulla strada, è diventato il teatro di questa drammatica vicenda. La segnalazione di una morte sospetta ha portato i carabinieri sul posto, dove, nonostante l'intervento dei soccorsi, la ragazza è stata dichiarata morta.

Il ritrovamento ha suscitato grande commozione tra i residenti del condominio. Se alcuni non avevano mai notato situazioni particolari, altri hanno riferito di aver segnalato in passato movimenti strani e frequenti all’interno della struttura. Tuttavia, secondo le autorità comunali, non risultano segnalazioni recenti a parte una relativa a un problema con i cani di un inquilino dell’appartamento in questione, avvenuta circa un anno fa.

La giovane proveniva da Verona, ma per motivi ancora da chiarire si trovava a San Bonifacio. La famiglia è devastata dal dolore, ma la madre, attraverso un accorato appello, ha denunciato il mancato supporto delle istituzioni. La donna ha raccontato che per anni aveva chiesto aiuto per la figlia. Lunedì mattina, aveva avvertito i servizi sociali, temendo il peggio, e poco dopo i carabinieri l’avevano informata della morte della ragazza. La madre ha anche raccontato che aveva fatto entrare la figlia in una comunità all’età di 12 anni, dopo che quest’ultima aveva iniziato a frequentare un individuo con un passato criminale, ma che la ragazza era poi scappata e aveva cominciato a fare uso di droga. La madre ha concluso dicendo di voler giustizia, chiedendo che venisse fatta chiarezza su come fosse stato possibile che nessuno fosse intervenuto in tempo per salvare la vita della giovane.

L'assessora al Sociale del Comune di Verona, Luisa Ceni, ha espresso il suo profondo rammarico per la morte della giovane. Ha precisato che la situazione della ragazza era seguita dai servizi sociali, ma che, per motivi di riservatezza, non era possibile fornire ulteriori dettagli. 

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