Aggressione a Striscia la Notizia a Padova: tre giovani fermati dopo l'attacco al cameraman

Un servizio giornalistico si trasforma in violenza: frattura al gomito per il cameraman di Max Laudadio

Aurora Ricci

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04.02.2025 - 09:03

Aggressione a Striscia la Notizia a Padova: tre giovani fermati dopo l'attacco al cameraman

Un pomeriggio di riprese si è trasformato in un incubo per la troupe di Striscia la Notizia. Lunedì sera, 3 febbraio, è andato in onda il servizio girato a Padova il 31 gennaio, che ha visto il cameraman di Max Laudadio subire un'aggressione violenta. L'obiettivo del servizio era mettere in luce la facilità con cui si può vendere oro di dubbia provenienza a compratori senza scrupoli, ma la situazione è rapidamente degenerata. Il reportage di Max Laudadio si concentrava su un fenomeno preoccupante: la vendita di oro di dubbia provenienza. Le immagini, girate tra via Tommaseo, le arterie limitrofe, il cavalcavia Borgomagno e il piazzale della stazione di Padova, intendevano mostrare come alcuni acquirenti siano pronti a fare affari d'oro con merce di provenienza incerta. Tuttavia, mentre la troupe era impegnata nelle riprese, tre giovani si sono accorti della loro presenza e la situazione è rapidamente degenerata. I tre ragazzi, di cui due minorenni, hanno iniziato ad offendere e minacciare la troupe, passando poi alle vie di fatto con spintoni e calci. La tensione è culminata quando uno dei giovani ha afferrato un cilindro d'acciaio da un cestino di una bicicletta e lo ha lanciato contro il cameraman, colpendolo al gomito. L'impatto ha provocato una frattura, costringendo il cameraman a portare il gesso per un mese. Un gesto che, se avesse colpito la testa, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. L'intervento tempestivo degli agenti della sezione volanti della questura di Padova ha permesso di identificare rapidamente i tre presunti responsabili. Si tratta di un 17enne tunisino, nato in Italia e già noto alle forze dell'ordine per vari reati, un 16enne di origini egiziane, entrato a Lampedusa nell'ottobre 2023, e un 19enne italiano con precedenti penali. Le misure adottate dal questore Marco Odorisio, tra cui il divieto di accesso alle aree urbane e il foglio di via obbligatorio, hanno portato i due minori a essere collocati presso comunità della provincia.

Il reportage di Max Laudadio si concentrava su un fenomeno preoccupante: la vendita di oro di dubbia provenienza. Le immagini, girate tra via Tommaseo, le arterie limitrofe, il cavalcavia Borgomagno e il piazzale della stazione di Padova, intendevano mostrare come alcuni acquirenti siano pronti a fare affari d'oro con merce di provenienza incerta. Tuttavia, mentre la troupe era impegnata nelle riprese, tre giovani si sono accorti della loro presenza e la situazione è rapidamente degenerata.

I tre ragazzi, di cui due minorenni, hanno iniziato ad offendere e minacciare la troupe, passando poi alle vie di fatto con spintoni e calci. La tensione è culminata quando uno dei giovani ha afferrato un cilindro d'acciaio da un cestino di una bicicletta e lo ha lanciato contro il cameraman, colpendolo al gomito. L'impatto ha provocato una frattura, costringendo il cameraman a portare il gesso per un mese. Un gesto che, se avesse colpito la testa, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.

L'intervento tempestivo degli agenti della sezione volanti della questura di Padova ha permesso di identificare rapidamente i tre presunti responsabili. Si tratta di un 17enne tunisino, nato in Italia e già noto alle forze dell'ordine per vari reati, un 16enne di origini egiziane, entrato a Lampedusa nell'ottobre 2023, e un 19enne italiano con precedenti penali. Le misure adottate dal questore Marco Odorisio, tra cui il divieto di accesso alle aree urbane e il foglio di via obbligatorio, hanno portato i due minori a essere collocati presso comunità della provincia.