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Multe ai senzatetto, la risposta del sindaco Giordani: "Padova è una città di umanità"

Il sindaco di Padova chiarisce la posizione dell'amministrazione sulle multe ai senzatetto e sottolinea l'importanza della cooperazione per aiutare le persone in difficoltà

Multe ai senzatetto, la risposta del sindaco Giordani: "Padova è una città di umanità"

Il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha rilasciato una dichiarazione in merito alle multe recentemente comminate ai senzatetto in città, un tema che ha suscitato polemiche e discussioni. Giordani ha voluto chiarire la posizione della Giunta comunale e delle istituzioni locali, sottolineando che la gestione della marginalità estrema deve essere affrontata con umanità e attenzione alla dignità delle persone.

“Penso che sia indispensabile evitare polemiche e proprio con questo intento vorrei chiarire che, ne sono certo, non solo la Giunta, ma tutte le Istituzioni della città vivono nella sincera convinzione che i fenomeni di marginalità estrema vanno gestiti con grande umanità, con l’attenzione alla cura della dignità delle persone e con percorsi di accompagnamento virtuosi. Quanto accaduto non ha colpevoli o responsabili da ricercare, ma semmai mi fa capire come tutte e tutti dobbiamo entrare in un sempre maggiore coordinamento dove, io per primo, dico a me stesso che possiamo e dobbiamo fare di più tutti assieme. Tra l’altro, ricordo che, quelli di cui si discute, sono episodi che per loro stessa natura esulano dalle fattispecie previste dalla recente ordinanza prefettizia, che parla di reati contro il patrimonio e contro la persona. Come Sindaco, sento il dovere di uscire dalle contrapposizioni e nell’interesse proprio delle persone più fragili affermare con chiarezza che, sono sicuro, Padova è una città dove l’umanità è di casa e dove davvero nessuno vuole nessuna guerra ai poveri. La città delle Cucine economiche popolari, la città dove una miriade di cittadine e cittadini e associazioni ogni giorno operano nel bene per superare le diseguaglianze, la città di Don Giovanni Nervo non può e non deve vivere la povertà come un fastidio ma come un pungolo che ci interroga ogni giorno e che ci spinge a fare sempre di più per proteggere queste persone e proprio spendendoci nella loro cura, riscattare e migliorare, nell’unità e nella cooperazione, tutta la nostra comunità. Faremo tutti tesoro di questo principio e ciascuno nel proprio ambito, cittadini e istituzioni, sono certo che lavoreremo nella stessa direzione per seguire l’unica via positiva per una grande comunità come la nostra, la via dove proprio dal livello di impegno con cui ci si occupa di chi ha meno o di chi non ha niente, si misura la civiltà di cui siamo in grado”.

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