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Inchiesta Palude: concluse le indagini preliminari, Brugnaro ufficialmente tra gli imputati

34 indagati, tra cui il direttore generale del Comune Morris Ceron, il vice capo di gabinetto Derek Donadini e il magnate di Singapore Ching Chiat Kwon

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia indagato

Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia indagato

La Procura di Venezia ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta "Palude", che coinvolge 34 persone. Gli inquirenti puntano il dito sulle operazioni relative alla vendita dell’area dei Pili e di Palazzo Papadopoli, ipotizzando episodi di corruzione.

Il sindaco Brugnaro e il suo entourage avrebbero cercato di vendere a Kwong i terreni dei Pili, acquistati dal Demanio nel 2006 per 5 milioni di euro, promettendo un aumento della cubatura edificabile. La valutazione dell’area sarebbe passata da 85 a 150 milioni di euro, prevedendo la realizzazione di grattacieli, ville di lusso, un casinò e un palasport. Secondo la Procura, dietro l’operazione ci sarebbero stati accordi illeciti.

Le indagini della Guardia di Finanza si concentrano anche sulla cessione di Palazzo Papadopoli a Kwong. L’immobile, inizialmente valutato 14 milioni di euro, sarebbe stato venduto a 10,7 milioni, cifra ritenuta sottostimata dagli inquirenti. L’ex assessore Renato Boraso è accusato di aver ricevuto una tangente di 73 mila euro, mascherata come una falsa consulenza.

Tra gli indagati figurano anche diversi esponenti dell’amministrazione veneziana, tra cui l’ex direttore di Avm Giovanni Seno, il dirigente Fabio Cacco, il direttore del Casinò Alessandro Cattarossi e la direttrice di Insula Alessandra Bolognin. Le accuse spaziano dalla corruzione alla turbativa d’asta, fino a reati fiscali legati a false fatture e riciclaggio.

Gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per depositare memorie difensive o chiedere di essere interrogati. Successivamente, i pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini chiederanno il rinvio a giudizio, puntando a un’unica udienza il 16 maggio davanti al gip Carlotta Franceschetti, accorpando così i vari filoni dell’inchiesta. Nel frattempo, alcuni imputati, tra cui gli imprenditori Fabrizio Ormenese, Francesco Gislon e Daniele Brichese, potrebbero optare per il patteggiamento.

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