Padova: la Lega critica il porta a porta alla Sacra Famiglia

La capogruppo Mosco minaccia nuove proteste se non verranno ascoltate le modifiche proposte

Aurora Ricci

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17.02.2025 - 09:22

Eleonora Mosco

Il sistema di raccolta porta a porta alla Sacra Famiglia è previsto partire entro luglio, ma nel quartiere non mancano le voci contrarie. Tra queste, quella della Lega, che inizialmente aveva sollevato dubbi su tutta la proposta. Ora che sono stati accolti alcuni dei loro suggerimenti, il partito chiede ulteriori modifiche che l’amministrazione non sembra intenzionata a concedere. Il piano prevede l’introduzione della “zona T”, che comprende le principali vie del quartiere, come via Palermo, via Siracusa, via Perugia e piazzale Firenze, dove saranno installate isole ecologiche con accesso tramite tessera, al posto dei tradizionali bidoni. Nelle altre zone, invece, il servizio prevede la raccolta con esposizione dei bidoni secondo un calendario prestabilito. Arianna Caldon e Giampaolo Zen, consiglieri della Lega, hanno spiegato che ritenevano le isole ecologiche una buona soluzione, ma non solo per la zona individuata. Hanno aggiunto che ci sono altre strade che dovrebbero essere incluse nel piano e che sarebbe vantaggioso per l'intero quartiere. Hanno quindi proposto che anche in altre vie venissero inserite le isole ecologiche, almeno per la raccolta dell'umido e del secco, a causa dei problemi igienico-sanitari derivanti dall'attuale sistema. La mozione, supportata anche da alcuni consiglieri di maggioranza, proponeva un ampliamento delle isole ecologiche. L'assessore all'ambiente, Ragona, ha risposto che la proposta della Lega avrebbe compromesso l'efficacia del sistema porta a porta, ma ha aggiunto che erano disposti a discutere sull'espansione della zona T. Ha sottolineato, però, che non sarebbe stato possibile fare di più. Ragona ha trovato strano che proprio la Lega si opponesse al porta a porta, considerando che in tutta la Regione è stata sostenuta con forza, citando l'esempio dell'implementazione nel quartiere di Chiesanuova a Padova, che considerava forse ancora più complesso della Sacra Famiglia. La capogruppo della Lega a Palazzo Moroni, Eleonora Mosco, aveva già partecipato a proteste contro il sistema del porta a porta. Ha dichiarato che il partito era pronto a scendere di nuovo in piazza se le loro proposte non fossero state prese in considerazione.

Il piano prevede l’introduzione della “zona T”, che comprende le principali vie del quartiere, come via Palermo, via Siracusa, via Perugia e piazzale Firenze, dove saranno installate isole ecologiche con accesso tramite tessera, al posto dei tradizionali bidoni. Nelle altre zone, invece, il servizio prevede la raccolta con esposizione dei bidoni secondo un calendario prestabilito.

Arianna Caldon e Giampaolo Zen, consiglieri della Lega, hanno spiegato che ritenevano le isole ecologiche una buona soluzione, ma non solo per la zona individuata. Hanno aggiunto che ci sono altre strade che dovrebbero essere incluse nel piano e che sarebbe vantaggioso per l'intero quartiere. Hanno quindi proposto che anche in altre vie venissero inserite le isole ecologiche, almeno per la raccolta dell'umido e del secco, a causa dei problemi igienico-sanitari derivanti dall'attuale sistema. La mozione, supportata anche da alcuni consiglieri di maggioranza, proponeva un ampliamento delle isole ecologiche.

L'assessore all'ambiente, Ragona, ha risposto che la proposta della Lega avrebbe compromesso l'efficacia del sistema porta a porta, ma ha aggiunto che erano disposti a discutere sull'espansione della zona T. Ha sottolineato, però, che non sarebbe stato possibile fare di più. Ragona ha trovato strano che proprio la Lega si opponesse al porta a porta, considerando che in tutta la Regione è stata sostenuta con forza, citando l'esempio dell'implementazione nel quartiere di Chiesanuova a Padova, che considerava forse ancora più complesso della Sacra Famiglia.

La capogruppo della Lega a Palazzo Moroni, Eleonora Mosco, aveva già partecipato a proteste contro il sistema del porta a porta. Ha dichiarato che il partito era pronto a scendere di nuovo in piazza se le loro proposte non fossero state prese in considerazione.