Arresto per rapina aggravata a Castelnovo Bariano: richiesto il carcere per il colpevole

Convalidato l’arresto e custodia cautelare per K.M., accusato di rapina ai danni di una donna avvenuta nella notte del 16 febbraio

Aurora Ricci

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17.02.2025 - 11:59

Suicidi in Carcere: Un Allarme che Non Può Essere Ignorato

Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, dott.ssa Manuela Fasolato, ha reso noto che, a seguito dell'arresto operato il 16 febbraio 2025 dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Castelmassa, è stata avanzata la richiesta di convalida dell’arresto e la misura cautelare della custodia in carcere per K.M., un uomo marocchino nato nel 1986. L’accusa riguarda una rapina aggravata, commessa in concorso con un altro individuo, al momento non identificato, secondo quanto previsto dall'art. 628, commi 1 e 3 n.1 del codice penale. Il fatto risale alla notte tra il 15 e il 16 febbraio, quando i due malviventi, uno in bicicletta e l’altro su un monopattino elettrico, hanno avvicinato una donna, R. E., mentre si stava recando a piedi verso un bar di Castelmassa. Dopo averle bloccato le braccia, uno dei rapinatori le ha sottratto 23 euro, per poi fuggire. L’indagato ha precedenti penali specifici, in particolare per reati simili, e la Procura ha ritenuto necessaria la custodia cautelare in carcere, temendo la reiterazione di simili azioni criminose. Il procedimento è ancora nella fase di indagine preliminare. Si ricorda che l’indagato gode della presunzione di innocenza e che la sua responsabilità penale sarà accertata solo mediante sentenza definitiva.

Il fatto risale alla notte tra il 15 e il 16 febbraio, quando i due malviventi, uno in bicicletta e l’altro su un monopattino elettrico, hanno avvicinato una donna, R. E., mentre si stava recando a piedi verso un bar di Castelmassa. Dopo averle bloccato le braccia, uno dei rapinatori le ha sottratto 23 euro, per poi fuggire. L’indagato ha precedenti penali specifici, in particolare per reati simili, e la Procura ha ritenuto necessaria la custodia cautelare in carcere, temendo la reiterazione di simili azioni criminose.

Il procedimento è ancora nella fase di indagine preliminare. Si ricorda che l’indagato gode della presunzione di innocenza e che la sua responsabilità penale sarà accertata solo mediante sentenza definitiva.