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Incendio in carcere

Detenuto appicca un incendio in cella a Padova, intervento tempestivo degli agenti

Un episodio che evidenzia le gravi carenze di organico nel carcere euganeo, con il personale penitenziario costretto ad affrontare quotidianamente situazioni sempre più pericolose

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Un episodio inquietante ha avuto luogo questa mattina nel carcere di Padova, quando un detenuto ha dato fuoco alla propria cella, scatenando un incendio che solo l'intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria ha evitato si propagasse. L'autore del gesto è un detenuto già noto per comportamenti violenti e refrattario a qualsiasi regola di convivenza. La situazione, come sottolineato dal Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, è stata prontamente gestita, ma le problematiche strutturali del carcere continuano a destare forte preoccupazione.

Secondo quanto riportato dal sindacato, l'incendio è stato spento in breve tempo, evitando conseguenze più gravi. Tuttavia, la stessa fonte denuncia una grave carenza di personale all’interno dell'istituto penitenziario euganeo, che attualmente soffre di una mancanza di circa 150-200 agenti. Questa carenza sta creando una situazione sempre più pericolosa, con il personale chiamato a fronteggiare quotidianamente episodi di violenza e disordini.

Il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) ha espresso preoccupazione per il continuo aumento di eventi critici nelle carceri italiane, sottolineando che i problemi sono concreti e urgenti. Nonostante le quotidiane aggressioni, gli agenti di polizia penitenziaria “continuano a 'tenere botta'”, come affermato dal sindacato, ma è evidente che servono interventi rapidi per fermare la spirale di tensione e violenza che minaccia la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.

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