Scopri tutti gli eventi
Cronaca aggiornamento
27.02.2025 - 10:49
Immagine di repertorio
La Procura della Repubblica di Belluno ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per sette operatori e per i due titolari di una casa per ferie per anziani, accusati di maltrattamenti nei confronti di 36 ospiti della struttura. Il caso è stato discusso durante l'udienza preliminare davanti al GUP di Belluno, dove si sono formalizzate le accuse contro i responsabili della struttura.
I titolari della casa per anziani, Emanuele Auletta, 33 anni, e la moglie Maria Iavazzo, 30 anni, sono accusati di circonvenzione d'incapace e riciclaggio, mentre il personale operativo è accusato di maltrattamenti. Le famiglie delle vittime si costituiranno parte civile, chiedendo giustizia per quanto subito dai propri cari.
Secondo la difesa, le problematiche relative alla struttura derivano dalla mancata autorizzazione per ospitare persone non autosufficienti. Gli avvocati degli imputati sostengono che la somministrazione dei farmaci agli anziani fosse appropriata, sebbene il personale non fosse composto da infermieri professionisti. Al centro delle accuse c'è anche l'uso di cinture di contenzione, una pratica lecita ma svolta da operatori senza la qualifica necessaria. Alcuni episodi di presunti maltrattamenti, come spintoni e pizzicotti, sono stati invece respinti dalla difesa.
L'inchiesta ha suscitato indignazione anche a livello politico: il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua ferma condanna per la vicenda, definendo "una vergogna" la violenza su persone indifese, sia per l'età che per le condizioni fisiche. "Non possiamo tollerare simili abusi in una società che vogliamo umana e solidale", ha dichiarato Zaia, ribadendo l’importanza di tutelare i più vulnerabili.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516