Espulso cittadino albanese per reati di violenza e droga

Condannato per maltrattamenti in famiglia e spaccio di stupefacenti: il 32enne è stato rimpatriato per ordine del questore

Adamo Chiesa

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01.03.2025 - 11:45

Il questore di Treviso Alessandra Simone, espulsione

Un cittadino albanese di 32 anni, residente a Treviso, è stato espulso e rimpatriato dopo aver riportato due condanne definitive per maltrattamenti in famiglia e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo, arrivato in Italia nel 2005, è stato accompagnato coattivamente alla frontiera dalla Polizia di Stato su disposizione del Questore di Treviso, Alessandra Simone, a seguito di un provvedimento di espulsione per pericolosità sociale emesso dal Prefetto. Le condanne risalgono all’ultimo biennio. La prima è relativa a un caso di violenza domestica denunciato nel giugno 2023 dall’ex coniuge, una donna albanese di 30 anni. La vittima ha raccontato di aver subito per anni vessazioni fisiche e psicologiche da parte del marito, a partire dal 2017. Il tribunale ha condannato l’uomo a due anni di reclusione. La seconda condanna riguarda il possesso di oltre sei chilogrammi di marijuana destinata allo spaccio, oltre a bilancini di precisione e materiali per il confezionamento della droga. L’arresto, avvenuto in flagranza nell’agosto 2023, ha portato a una condanna di un anno e quattro mesi di reclusione. Oltre alle condanne definitive, l’uomo è attualmente imputato in un ulteriore procedimento per maltrattamenti in famiglia nei confronti dei genitori. Alla luce di questi elementi, il Questore ha revocato il permesso di soggiorno per pericolosità sociale, disponendo l’accompagnamento alla frontiera, eseguito ieri dall’Aeroporto Canova di Treviso.

Le condanne risalgono all’ultimo biennio. La prima è relativa a un caso di violenza domestica denunciato nel giugno 2023 dall’ex coniuge, una donna albanese di 30 anni. La vittima ha raccontato di aver subito per anni vessazioni fisiche e psicologiche da parte del marito, a partire dal 2017. Il tribunale ha condannato l’uomo a due anni di reclusione.

La seconda condanna riguarda il possesso di oltre sei chilogrammi di marijuana destinata allo spaccio, oltre a bilancini di precisione e materiali per il confezionamento della droga. L’arresto, avvenuto in flagranza nell’agosto 2023, ha portato a una condanna di un anno e quattro mesi di reclusione.

Oltre alle condanne definitive, l’uomo è attualmente imputato in un ulteriore procedimento per maltrattamenti in famiglia nei confronti dei genitori. Alla luce di questi elementi, il Questore ha revocato il permesso di soggiorno per pericolosità sociale, disponendo l’accompagnamento alla frontiera, eseguito ieri dall’Aeroporto Canova di Treviso.