Arresti nel padovano per porto abusivo di armi e comportamento violento ed aggressivo nei confronti della compagna

Il comportamento sospetto di un giovane cattura l'attenzione del vigilante e porta a un fermo da parte dei Carabinieri. Gli agenti dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia di Piove di Sacco hanno denunciato in stato di libertà un cittadino marocchino di 23 anni, che si trova in Italia senza una dimora fissa. Il giovane, domiciliato nella zona, è stato accusato, in via ipotetica, del reato di porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio del 1° marzo, quando il personale di sicurezza del centro commerciale "Piazzagrande" ha notato un individuo aggirarsi con fare sospetto e ha contattato il numero d'emergenza 112. Una volta arrivati, i militari hanno identificato il giovane e, nel corso di una perquisizione personale, hanno rinvenuto senza giustificato motivo attrezzi da scasso, nello specifico una tronchese e un coltellino multiuso, che sono stati sottoposti a sequestro. Il giovane dovrà rispondere delle accuse mosse presso l'Autorità Giudiziaria di Padova. Va precisato che il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari e la colpevolezza dell'indagato potrà essere accertata solo al termine del processo giudiziario.

Un uomo viola le condizioni imposte dagli arresti domiciliari e viene arrestato dai Carabinieri. Gli agenti della stazione locale hanno arrestato un cittadino italiano di 53 anni, già noto alle forze dell'ordine, eseguendo un ordine di carcerazione emesso dall'Ufficio di Sorveglianza di Padova. L'uomo, che si trovava agli arresti domiciliari per reati di spaccio di droga, estorsione e rapina in concorso, i cui termini dovevano essere scontati presso l'abitazione della compagna, aveva ripetutamente infranto le prescrizioni imposte dalla misura cautelare. In particolare, aveva abusato di sostanze alcoliche e mostrato un comportamento violento e aggressivo nei confronti della compagna, la quale temeva per la propria sicurezza. Nel pomeriggio del 1° marzo, il 53enne è stato localizzato dai Carabinieri e trasferito alla Casa Circondariale di Padova, dove dovrà scontare una pena di 2 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, oltre al pagamento di una multa, per fatti avvenuti a Roma tra novembre 2020 e gennaio 2021.