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Cronaca

Al via domani lo sciopero della fame per la liberazione di Alberto Trentini in Venezuela

La legale Alessandra Ballerini annuncia una mobilitazione solidale in favore del cooperante italiano arrestato da oltre 100 giorni

Italiano arrestato in Venezuela: l’appello per il cooperante veneto scomparso

Alberto Trentini

Sono trascorsi più di 100 giorni da quando Alberto Trentini, cooperante italiano impegnato in una missione umanitaria in Venezuela a supporto delle persone con disabilità, è stato arrestato. Da quel momento, non ha avuto accesso a visite né tanto meno a contatti con l'esterno, inclusa la possibilità di chiamare i suoi familiari.

In seguito a questa ingiusta detenzione, sono state intraprese diverse azioni per mantenere alta l'attenzione sul suo caso e chiedere la sua immediata liberazione. A partire dal 5 marzo, è stata annunciata l'inizio di uno sciopero della fame a staffetta, che coinvolgerà chiunque voglia manifestare solidarietà e supporto a Trentini.

Alessandra Ballerini, l'avvocato che rappresenta la famiglia del cooperante, ha spiegato che ogni giorno un gruppo di persone avrebbe digiunato a turno per 24 ore, come segno di vicinanza ad Alberto e per ricordare che non è solo in questa battaglia. Ha aggiunto che si trattava di un piccolo sacrificio, ma che sarebbe stato un gesto significativo per far sentire la solidarietà.

Chi desiderava partecipare a questa iniziativa poteva iscriversi tramite un link, indicando i propri dati e la data in cui avrebbe voluto aderire. I nomi dei partecipanti sarebbero stati pubblicati quotidianamente sui canali social ufficiali, per mantenere alta l'attenzione e continuare a fare pressione per la liberazione di Alberto.

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