Cronaca

Omicidio di Limena: l'ultimo saluto a Franco Bergamin sabato 15 marzo

I funerali della vittima nella chiesa di Tremignon, a Piazzola sul Brenta. Nel frattempo proseguono le indagini

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13.03.2025 - 08:53

Omicidio di Limena: l'ultimo saluto a Franco Bergamin sabato 15 marzo

Il funerale di Franco Bernardo Bergamin, l'80enne ucciso brutalmente nella sua casa a Limena, si terrà sabato 15 marzo alle 10 nella chiesa di San Giorgio Martire a Tremignon, frazione di Piazzola sul Brenta. Venerdì 14, invece, alle 19.15, si terrà un rosario in suo ricordo. L'epigrafe che accompagna la sua scomparsa recita: «Ho lasciato la vita terrena per un luogo di colore e festa come sono io», un messaggio scritto dalle sorelle Rosanna e Bernardetta. Le indagini sull’omicidio, a cura dei carabinieri sotto la direzione del pubblico ministero Marco Brusegan, continuano senza sosta. Tra le ipotesi più concrete emerse, c'è quella di un possibile coinvolgimento economico tra la vittima e il principale sospettato, Alessio Battaglia, 40 anni, che da mesi viveva con la compagna a casa di Bergamin. Il movente potrebbe risiedere in una disputa legata a bollette non pagate e a un rifiuto di Bergamin di continuare a sostenere le spese per loro due. In particolare, gli inquirenti stanno cercando di fare luce su possibili movimenti sospetti sul conto bancario del pensionato. Le indagini puntano a verificare se Battaglia abbia avuto accesso a fondi tramite prelievi effettuati da Bergamin, il che potrebbe suggerire che il pensionato fosse stato costretto a versare denaro al suo ospite. Non si esclude che si tratti di un caso di estorsione, un crimine per cui Battaglia aveva già avuto problemi con la giustizia in passato. L’omicidio, avvenuto la sera del 22 febbraio scorso, ha scosso l’intera comunità. Bergamin è stato trovato morto, nascosto in due sacchetti dell’immondizia e chiuso dentro un armadio. Le indagini ora si concentrano anche sulla possibilità che Battaglia abbia aperto un conto corrente per accedere ai fondi della vittima. Articoli correlati:

Le indagini sull’omicidio, a cura dei carabinieri sotto la direzione del pubblico ministero Marco Brusegan, continuano senza sosta. Tra le ipotesi più concrete emerse, c'è quella di un possibile coinvolgimento economico tra la vittima e il principale sospettato, Alessio Battaglia, 40 anni, che da mesi viveva con la compagna a casa di Bergamin. Il movente potrebbe risiedere in una disputa legata a bollette non pagate e a un rifiuto di Bergamin di continuare a sostenere le spese per loro due.

In particolare, gli inquirenti stanno cercando di fare luce su possibili movimenti sospetti sul conto bancario del pensionato. Le indagini puntano a verificare se Battaglia abbia avuto accesso a fondi tramite prelievi effettuati da Bergamin, il che potrebbe suggerire che il pensionato fosse stato costretto a versare denaro al suo ospite. Non si esclude che si tratti di un caso di estorsione, un crimine per cui Battaglia aveva già avuto problemi con la giustizia in passato.

L’omicidio, avvenuto la sera del 22 febbraio scorso, ha scosso l’intera comunità. Bergamin è stato trovato morto, nascosto in due sacchetti dell’immondizia e chiuso dentro un armadio. Le indagini ora si concentrano anche sulla possibilità che Battaglia abbia aperto un conto corrente per accedere ai fondi della vittima.

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