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Addio a Rosanna Casellato, pioniera della neonatologia a Treviso

Un simbolo della sanità trevigiana, ha rivoluzionato la cura dei neonati e lasciato un segno profondo nella città

Un simbolo della sanità trevigiana, ha rivoluzionato la cura dei neonati e lasciato un segno profondo nella città

Si è spenta a 97 anni Rosanna Casellato, una delle prime donne pediatre in Veneto e fondatrice della Patologia Neonatale di Treviso. Con la sua scomparsa, la città perde una figura di riferimento della sanità del Novecento.

Primogenita del pasticciere Guiscardo, Casellato si laureò in Medicina a Padova nel 1955, specializzandosi in puericultura e pediatria. Entrò in servizio al Ca’ Foncello nella sezione dedicata ai neonati prematuri, all’epoca chiamata "sezione immaturi", e ne fece la sua missione.

Nel 1973 ottenne la libera docenza universitaria, ma il suo obiettivo era chiaro: trasformare quel reparto in un centro all’avanguardia per la cura dei neonati. Grazie alla sua determinazione, nel 1984 venne inaugurata la Patologia Neonatale, di cui divenne primaria, portandola a livelli di eccellenza riconosciuti ben oltre i confini della città.

Appartenente a una delle famiglie più conosciute della città, Casellato si impegnò anche in politica per contribuire al bene di Treviso. Nel 1994 si candidò con Gentilini, non senza contrasti con il fratello Loris, storico socialdemocratico. Dopo esperienze politiche con Progetto Nord Est e Treviso Mia, preferì tornare alla sua vera vocazione: la medicina.

Numerosi i riconoscimenti ricevuti, tra cui il premio Treviso Donna 2009, oltre a onorificenze dell’Ordine dei Medici e della Società di Pediatria.

Dopo la scomparsa del marito Gianfranco Biggi nel 2019, lascia i figli Carlo e Piero, tre nipoti e un’intera generazione di “Caseàti” che la ricordano con affetto. Sua nipote Silvia ha seguito le sue orme, diventando pediatra.

L’ultimo saluto si terrà lunedì 24 marzo alle 11, nel Duomo di Treviso.

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