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Cronaca
24.03.2025 - 13:57
Le forze dell'ordine al lavoro
Nonostante il divieto di avvicinamento, ha continuato a perseguitare la sua ex compagna con pedinamenti, telefonate anonime e atteggiamenti intimidatori, fino a spingersi a ricerche inquietanti su internet. Ora, per un 37enne di Mestrino, si sono aperte le porte del carcere.
I Carabinieri della Stazione di Mestrino hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, dopo che l’uomo, già destinatario del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, ha continuato nella sua condotta persecutoria.
Secondo l’ipotesi accusatoria, dal novembre 2024 l’uomo avrebbe posto in essere un comportamento ossessivo e minaccioso nei confronti della donna, tanto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita per paura. Appostamenti sotto casa e nei luoghi da lei frequentati, telefonate anonime sia a lei che ai suoi conoscenti, atteggiamenti intimidatori quando la vittima tentava di recuperare i propri effetti personali dall'abitazione condivisa: un’escalation che ha portato alla misura cautelare iniziale.
Tuttavia, gli approfondimenti successivi hanno rivelato un quadro ancora più inquietante. Dall'analisi informatica del cellulare sequestrato, infatti, sono emerse ricerche su internet allarmanti, tra cui "come sabotare freni e motore di un'auto", "femminicidio", "morire senza dolore", "omicidio", e persino metodi per danneggiare un veicolo riempiendo il serbatoio con sostanze diverse dalla benzina – un sabotaggio che la vittima ha poi riscontrato sulla propria auto.
Alla luce di questi nuovi elementi, la Procura della Repubblica ha richiesto l’aggravamento della misura cautelare, ritenendo il rischio per la vittima ancora troppo elevato. Il GIP ha quindi disposto l’arresto e il 37enne, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito nella Casa Circondariale di Padova.
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