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Pioggia di truffe nell'Alto Vicentino: sei denunce, recuperati 28mila euro

Falsi carabinieri e vendite-trappola: i Carabinieri smascherano una rete di truffatori

Immagine di repertorio

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Un'operazione dei carabinieri della Compagnia di Schio ha portato alla denuncia di sei persone coinvolte in una serie di truffe telefoniche e online ai danni di cittadini dell’Alto Vicentino. I malviventi operavano con due tecniche principali: fingendosi carabinieri per indurre le vittime a effettuare bonifici o proponendo affari vantaggiosi su siti di e-commerce, senza mai consegnare la merce. L’attività investigativa ha consentito di recuperare quasi 28mila euro sottratti fraudolentemente.

Truffe telefoniche a Torrebelvicino e Malo

A Torrebelvicino, un 25enne ha denunciato ai carabinieri di Valli del Pasubio di essere stato raggirato con la tecnica dello "spoofing": una 54enne di Napoli, fingendosi un carabiniere, lo aveva convinto a effettuare un bonifico da 8.600 euro per scongiurare una presunta frode sul suo conto. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso di bloccare e recuperare l’intera somma.

Un caso analogo si è verificato a Malo, dove un 55enne ha versato oltre 10mila euro dopo aver ricevuto una chiamata simile. Anche in questo caso, i carabinieri sono riusciti a identificare la truffatrice, una 47enne della provincia di Salerno, e a interrompere il raggiro.

Truffe online a Piovene Rocchette e Schio

A Piovene Rocchette, un 27enne della provincia di Foggia ha incassato 250 euro per un’attrezzatura da giardinaggio mai consegnata, ingannando un 70enne con un annuncio su un sito di e-commerce. A Schio, una 50enne di Caserta ha messo in vendita finti prodotti per autoricambi, ottenendo 4.000 euro da un 65enne, senza mai spedire la merce. Entrambi i truffatori sono stati denunciati.

Raggiri telefonici a Schio

Sempre a Schio, un 26enne gambiano residente nel Torinese è stato denunciato per truffa e sostituzione di persona: aveva convinto un 70enne a effettuare un bonifico di 4.000 euro con il pretesto di un’inesistente frode sul conto bancario.

Infine, un ventenne scledense è stato vittima di un raggiro simile per 1.500 euro. I carabinieri hanno individuato il responsabile, un 56enne della provincia di Napoli, e proceduto con la denuncia.

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